Boston (Massachusetts), 16 aprile 2013 - E’ caccia all’uomo a Boston e in tutti gli Stati Uniti per arrivare agli autori dell’attentato che ieri nella città del Massachusetts hanno fatto tre vittime e 176 feriti (9 sono bambini), di cui 17 gravi. (GUARDA IL VIDEO).

In serata è stata identificata la seconda vittima: si chiamava Krystle Campbell, aveva 29 anni ed era nata a Medford in Massachusetts. Sposata, manager di un ristorante, era una bella ragazza rossa con gli occhi chiari e le lentiggini. Si trovava vicino alla linea del traguardo con la sua migliore amica per scattare le foto al fidanzato di quet'ultima mentre passava la linea del traguardo. Il marito William e la madre Patty non si danno pace di quanto è accaduto: ''Era una ragazza meravigliosa che amava la vita. Siamo senza parole'', ha detto la madre affranta. La prima vittima di cui è stata accertata l’identità era un bambino di soli 8 anni, Martin Richard.

MATRICE SCONOSCIUTA - Le autorità federali e l’Fbi hanno innalzato al 'livello 1' lo sforzo di mobilitazione, il che equivale a mettere in campo tutte gli strumenti investigativi a disposizione, come successo in tutti i momenti di grande emergenza nazionale. Ad oltre 24 ore dall’attentato, però, l’Fbi ribadisce che "finora non ci sono state rivendicazioni" e aggiunge che non c'è alcuna pista preferenziale sulla matrice dell’attacco (straniera od interna) nè sulla motivazione. "Non abbiamo alcuna informazione certa sul sospetto o sui sospetti. Potrebbe essere una singola persona o un gruppo di persone", ha spiegato l’agente Richard Deslauries, incaricato dell’inchiesta. Deslauries ha aggiunto che è stato trovato "un pezzo di nylon nero", probabilmente parte di un borsone dove sono stati nascosti gli ordigni, "e dei chiodi".

Senza citare l’ipotesi avanzata da altre fonti che si sia trattato di 'pentole a pressione-bomba' - versione comunque del tutto compatibile con gli elementi raccolti - l’agente ha spiegato che i reperti sono stati inviati al laboratorio del quartier generale dell’Fbi a Quantico in Virginia, considerato il migliore per questo tipo di esami. Nel corso della conferenza stampa l’agente dell’Fbi è tornato indietro citando esplicitamente la possibilità che "i chiodi e i cuscinetti a sfera" ritrovati potrebbero essere stati "contenuti in una pentola a pressione" usata come un ordigno improvvisato.

Il Boston Globe riferisce che gli investigatori hanno trovato quello che viene definito un "circuito elettronico", che potrebbe "aver innescato l'esplosione", delle due bombe. Non è chiaro, però, se si tratti della parte ricevente di un sistema comandato a distanza, da un telefonino o da un telecomando o, come riferito da altre testate, di un timer.

CITTA' CHIUSA - E così l'America è di nuovo piombata nell'incubo 11 settembre. Dopo le due esplosioni (VIDEO CHOClo spazio aereo su Boston è stato chiuso dalle autorità. Chiusa anche una delle principali linee della metropolitana. La polizia ha bloccato le comunicazioni dei telefoni cellulari in città per prevenire il rischio che un telefonino possa provocare esplosioni a distanza.

ALTA TENSIONE NEGLI AEROPORTI - Un jet passeggeri della Us Airways è stato evacuato e circondato dalla polizia all'aeroporto Logan di Boston per la presenza di un bagaglio sospetto e sono stati sospesi i voli all'aeroporto La Guardia di New York per un pacco sospetto. Entrambi si sono rivelati poi falsi allarmi.

VIDEO Le immagini dall'elicottero

CANI FIUTA-BOMBA DURANTE LA GARA - Per tutta la maratona di Boston, prima delle esplosioni, c’erano alla partenza e al traguardo unità cinofile della polizia con cani fiuta-bombe e gli agenti continuavano a dire che si trattava di un’esercitazione antiterrorismo. Questo il racconto di un testimone, allenatore di atletica dell’Università di Mobile, in Alabama, in collegamento con la tv locale Local 15. Il testimone, Ali Stevenson, dice di aver cercato la moglie all’arrivo, che si trovava vicino al punto dove sono esplosi gli ordigni ma che si era spostata prima delle esplosioni per venirgli incontro. Per tutta la gara, "continuavano ad annunciare sugli altoparlanti che si trattava di un’esercitazione e che non c’era niente di cui preoccuparsi", racconta Stevenson.

ALLERTA A WASHINGTON, NEW YORK E IN ITALIA - Massima allerta a New York e Washington. Il vice capo della polizia, Paul Browne, ha annunciato un rafforzamento delle misure, col dispiegamento di pattuglia anti terrorismo nei luoghi simbolo di Manhattan e davanti ai principali alberghi. I servizi segreti hanno chiuso Pennsylvania Avenue davanti alla Casa Bianca, isolando l’area con il nastro giallo utilizzato sulle scene del crimine. Diverse auto dei servizi segreti hanno bloccato ogni punto di accesso alla strada. Sono state innalzate le misure di sicurezza anche in Italia. L’allerta, secondo quanto si è appreso, riguarda tutti gli obiettivi sensibili, come ambasciate, consolati, sedi diplomatiche, porti e aeroporti. Particolare attenzione è raccomandata nei confronti delle sedi Usa in Italia. 

"Mantenere alto il livello di vigilanza e di allerta, rafforzando i dispositivi di sicurezza sull’intero territorio nazionale nei confronti di obiettivi sensibili". E’ "l’unanime valutazione" espressa dal Comitato nazionale dell’ordine e della sicurezza pubblica "sulla base di un’approfondita analisi della situazione interna". Il Comitato, presieduto dal ministro dell’Interno, Annamaria Cancellieri, si è riunito nel pomeriggio al Viminale per fare il punto all’indomani dell'attentato.

OBAMA: I RESPONSABILI PAGHERANNO - Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, nella serata di ieri ha parlato in diretta tv alla nazione: "Non sappiamo putroppo chi è stato né perché, ma sicuramente riusciremo a trovare chi sono responsabili e questi saranno assicurati alla giustizia", ha detto. Poi in una conferenza alla Casa Bianca nel pomeriggio di oggi, anche il presidente ha definito l'attentato un "codardo atto di terrorismo, di matrice incerta". Obama, giovedì, sarà a Boston per una commemorazione interreligiosa delle vittime dell'attentato.

NAPOLITANO - Tra le reazioni del mondo (Cameron, Monti, Putin), oggi è arrivata quella del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. "Per l'Italia, che vive una complessa transizione istituzionale, l'attacco terroristico di ieri è un potente monito sulle incertezze e le insicurezze di un mondo complesso e interdipendente", scrive Napolitano, nella lettera inviata al Presidente degli Stati Uniti d'America, Barack Obama. "Nei dodici anni trascorsi dall'11 settembre 2001 l'Italia e l'Europa si sono schierate con l'America nella lotta al terrorismo, come minaccia comune, spesso invisibile, che si è presentata sotto diversi aspetti, dall'interno dei nostri Paesi così come dall'esterno - scrive ancora il capo del Quirinale -. Abbiamo intensificato la nostra cooperazione di intelligence e di sicurezza. L'Alleanza Atlantica e l'Unione Europea hanno reagito alla minaccia, mentre le nostre Forze Armate hanno operato e operano insieme in Afghanistan, in Nord Africa, nel Mediterraneo e nell'Oceano Indiano. Manterremo questo impegno, perché non possiamo abbassare la guardia nell'azione volta ad assicurare la pace e la sicurezza per la comunità internazionale". "Mentre si avvicina nei prossimi giorni la scadenza del mio mandato - si legge ancora - sono fiducioso che l'Italia manterrà il proprio coerente impegno nella lotta contro il terrorismo e per assicurare la pace, la stabilità e la sicurezza. In questo giorno di lutto, caro Presidente, desidero rinnovarLe l'assicurazione della solida amicizia italiana verso il popolo americano, e a Lei personalmente i miei sentimenti di amicizia e di stima".

PAPA FRANCESCO - Papa Francesco ha definito l'attentato "una tragedia senza senso". In un messaggio inviato dal cardinale Tarcisio Bertone al cardinale arcivescovo di Boston Sean O'Malley si legge che il pontefice è "profondamente rattristato dalle notizie circa la perdita di vite e le gravi ferite causate dall'atto di violenza perpetrato a Boston" e assicura "la sua partecipazione e vicinanza nella preghiera".