Tel Aviv, 17 aprile 2013 - Sono 4 i razzi sparati dal Sinai verso Israele: uno è esploso in un cantiere di una casa a Eliat, un altro nella zona vicina la località turistica israeliana mentre altri due sarebbero caduti a Aqaba (in Giordania). Lo riferiscono fonti militari. Non ci sono notizie di vittime. E’ stato chiuso e poi riaperto l’aeroporto di Eliat.

Le violente esplosioni echeggiate in giornata nella nota meta turistica sul Mar Rosso, nel sud d’Israele, seguite dal suono delle sirene di allarme, peraltro presto spentosi sono state confermate alla radio dell’Esercito il sindaco Meir Yitzhak Halevy, secondo cui gli ordigni sarebbero stati lanciati dalla penisola egiziana del Sinai.

Sono stati probabilmente sparati da un gruppo filo al Qaeda attivo nel Sinai i razzi esplosi oggi a Eilat. Questa la prima valutazione espressa alla radio militare da un alto ufficiale della riserva.

MA LA GIORDANIA SMENTISCE: NESSUN RAZZO - Il ministro dell’Interno giordano Hussein Majali ha smentito la notizia, dichiarando ad Associated Press che in Giordania non è caduto “alcun razzo”.

UN GRUPPO SLAFITA RIVENDICA I RAZZI - Il gruppo salafita, ‘Majlis Shura al Mujahidin nei dintorni di Gerusalemme’, ha rivendicato in un comunicato il lancio di due razzi su Israele.  Secondo il gruppo, l’attacco è stato sferrato in risposta alla morte del prigioniero palestinese in un carcere israeliano e per l’uccisione di due adolescenti palestinesi in Cisgiordania.