Ankara, 5 giugno 2013 - La polizia ha arrestato durante la notte 24 persone a Smirne accusate di avere "incitato ai disordini e fatto propaganda" per avere pubblicato dei tweet di sostegno alle manifestazioni contro il premier Recep Tayyip Erdogan in corso in tutto il paese, riferisce la stampa turca Secondo l’agenzia di stampa la polizia sta ancora cercando altre 13 persone. Anche ieri migliaia di persone sono scese in piazza contro il governo a Istanbul. Intanto nelle notte a piazza Taksim, a Istanbul, la polizia è tornata a lanciare grandi quantità di gas lacrimogeni contro un migliaio di persone.

PROCLAMATO LO SCIOPERO - Uno sciopero convocato da due importanti federazioni sindacali e due ordini professionali contraddistingue la sesta giornata di protesta in Turchia, dopo una mattinata in cui sono continuati a registrarsi proteste e dure cariche della polizia ad Ankara, Istanbul, Tunceli e Hatay. In quest'ultima città, alla frontiera con la Siria, una manifestazione dopo il funerale di un giovane morto lunedì, è stata dispersa dalla polizia con cannoni ad acqua e lacrimogeni; secondo la Cnn turca, due poliziotti e un manifestante sono rimasti feriti.

I rappresentanti della protesta in Turchia hanno chiesto al governo la rimozione dei capi della polizia di varie città, tra cui Istanbul e Ankara, per aver fatto un uso eccessivo della forza contro i manifestanti. "I responsabili della polizia che hanno dato l'ordine di compiere queste violenze devono essere rimossi" ha detto un portavoce della protesta alla stampa dopo un incontro con il vicepremier Bulent Arinc.

LIBERAZIONI DEI MANIFESTANTI - Il portavoce ha anche chiesto al liberazione di tutti i manifestanti arrestati dall’inizio del proteste quasi una settimana fa e il divieto per la polizia di usare contro i dimostranti gas lacrimogeni, che avrebbero causato molti feriti. “Le iniziative che prenderà il governo definiranno lo sviluppo degli eventi” ha detto Eyup Mumcu, della Camera degli Architetti di Istanbul. Intanto in varie città turche migliaia di lavoratori in sciopero sono scesi in piazza in solidarietà contro i manifestanti.

OZPTEK: "ANCHE IO MI FERMO" - Se ci sarà uno sciopero generale in Turchia contro la brutale repressione delle manifestazioni antigovernative degli ultimi giorni, "anche io mi fermerò, ha annunciato su Twitter il regista turco Ferzan Ozptek.

SOSPESO QUIZ - Un tv privata turca ha sospeso un quiz in onda ogni pomeriggio dopo che ieri il presentatore ha posto ai concorrenti domande sulla rivolta in corso nel paese contro il premier Recep Tayyip Erdogan, riferisce Hurriyet. "La situazione è un po' confusa per ora. Mi è stato chiesto di non andare in onda e la mia fascia oraria è stata assegnata ad un altro", ha detto il presentatore del programma di intrattenimento di Bloomberg Ht Turchia. Nella puntata di ieri i concorrenti dovevano trovare le parole chiave 'maschere antigas', 'censura', 'polizia', 'violenza' e 'pacifismo'. La direzione della Tv non ha spiegato le ragioni della sospensione. I manifestanti accusano le principali televisioni turche di ignorare o censurare la protesta.