Londra, 12 luglio 2013 - Arrivi e partenze sospesi per due ore all’aeroporto londinese di Heathrow dopo che un incendio è divampato a bordo di un aereo della Ethiopian Airlines fermo sulla pista. Fortunatamente a bordo non c'era nessun passeggero. Il Boeing 787 Dreamliner, infatti, era parcheggiato vicino ad uno dei terminale di Heathrow quando per ragioni non ancora accertate si sono diffuse delle fiamme.

Il  Boeing 787 Dreamliner (l’avveniristico aereo di ‘plastica’ fabbricato con materiali compositi che lo rendono più leggero) è stato soggetto dall’inizio dell’anno a diversi incidenti a causa delle batterie del velivolo che si surriscaldavano fino a sviluppare incendi. Le autorità misero a terra tutti i 787 fino a quando la società di Seattle modificò le batterie e riottenne il via libera per tornare a volare.

Lo scorso aprile un Boeing 787 Dreamlinear della Ethiopian Airlines, analogo a quello a bordo del quale oggi è divampato un incendio, era stato il primo velivolo di quel tipo ad effettuare un volo commerciale (da Addis Abeba a Nairobi). Ancora da individuare la causa dell'incendio.

MANCHESTER - E un altro Boeing 787 è stato costretto ad atterrare all’aeroporto di Manchester per "problemi tecnici". Si tratta di un volo operato dalla Britannica Thomson Airways e diretto negli Stati Uniti. La stessa compagnia aerea ha confermato che “il volo TOM126 partito da Manchester per Sanford, in Florida, per motivi tecnici e in via precauzionale è stato fatto rientrare all’aeroporto di Manchester”. I passeggeri hanno lasciato l’aereo e a bordo sono stati effettuati controlli.