Milano, 12 luglio 2013 - La Francia ha perso la tripla A dell’agenzia Fitch Ratings, la sola che ancora le attribuiva una valutazione da prima della classe, passando ad AA+. Lo rende noto un comunicato, precisando che la decisione dell’agenzia è dovuta alle incertezze che accompagnano le prospettive di crescita del paese, che non offrono molti margini al governo per raggiungere i suoi obiettivi di consolidamento del bilancio.

Resta stabile, invece, l’outlook è stabile, segno che ''non è atteso al momento un cambio del rating della Francia nei prossimi due anni''. Fitch prevede che il pil francese si contrarrà dello 0,3% nel 2013 per poi salire dello 0,7% nel 2014.

S&P DECLASSA BANCHE ITALIANE - Standard & Poor’s, dal canto suo, ha declassato il rating a lungo termine assegnato a 9 banche italiane da BBB+ a BBB dopo il taglio del rating sovrano dell’Italia deciso il 9 luglio. Lo si legge su Bloomberg. L’outlook è negativo come quello indicato per l’Italia. Si tratta di UniCredit, UniCredit Leasing, Intesa Sanpaolo, Banca IMI, Banca Fideuram, Mediobanca, Cariparma, Banca Nazionale del Lavoro, Istituto del Credito Sportivo. Sono state posti poi sotto Creditwatch negativo 23 istituti tra cui Mediobanca, Banca Popolare di Milano, Banca Popolare dell’Emilia Romagna, Banca Popolare di Vicenza, Banco Popolare, Credito Emiliano, Veneto Banca, Unione di Banche Italiane, Popolare dell’Alto Adige, MedioCredito Centrale, Iccrea Holding, Istituto Centrale delle Banche Popolari Italiane.

MOODY'S SU CIPRO - Intanto Moody’s avverte che i rischi di default di Cipro restano elevati in seguito alla performance economica e, di conseguenza, alle finanze pubbliche del governo. in una nota, l'agenzia di rating sottolinea come, a suo avviso, c’è il "rischio materiale" di un’uscita di Cipro dall’area euro. Inoltre, "in assenza di forti fonti di crescita identificate", Moody’ ritiene che l’economia dell'isola del Mediterraneo "non tornerà a crescere prima del 2016".