Mosca, 18 luglio 2013 - Il leader dell'opposizione russa, l'avvocato-blogger Alexei Navalny, è stato condannato a 5 anni per appropriazione indebita. Lo ha stabilito oggi il tribunale di Kirov.

Il 37enne oppositore del presidente Vladimir Putin è stato giudicato colpevole di appropriazione indebita in relazione alla vendita sotto costo di partite di legname quando era consulente del governatore locale, nel 2009. Il danno arrecato alla società statale Kirovles sarebbe pari a 380.000 euro. "Navalny ha commesso un reato molto grave", ha dichiarato il giudice Sergei Blinov nel dare lettura della sentenza che di fatto estromette dai giochi politici uno dei più importanti oppositori del capo del Cremlino. Il blogger ha abbracciato la moglie e la mamma prima di essere ammanettato e portato via dagli agenti di custodia.

UE PREOCCUPATA - L'Alto rappresentante per la politica Estera dell'Unione europea, Catherine Ashton, si è detta "preoccupata" dalla condanna inflitta oggi dalla Corte di Kirov. Le accuse "non sono state provate nel corso del processo", ha affermato Ashton. "Viste le mancanze nel processo, la decisione solleva domande serie sul rispetto della legge in Russia", ha poi aggiunto. L’Alto rappresentante Ue ha espresso inoltre la speranza che le sentenze vengano "riconsiderate nel processo d’appello".

USA - Con un tweet dell'ambasciatore americano a Mosca, Micheal McFaul, gli Usa hanno dichiarato di essere: "profondamente delusi" per la condanna a 5 anni. In serata, attraverso il suo portavoce Jay Carney, è giunto il commento della Casa Bianca che si è detta "profondamente rammaricata" per la condanna condizionata "da motivazioni politiche". La Casa Bianca ha anche chiesto a Mosca di consentire un processo di appello "giusto" e di cessare la "campagna di pressione" contro l’opposizione russa.

IL TWEET PRIMA DELL'ARRESTO - "Non lasciatevi andare, non restate inattivi", ha scritto su Twitter  il blogger Navalny prima di essere ammanettato in un tribunale di Kirov.