Berlino, 18 luglio 2013 - Per riuscire ad arrivare alla fine del mese i disoccupati tedeschi devono imparare a risparmiare, cominciando a vendere i vecchi mobili, a diventare vegetariani e a bere l'acqua del rubinetto. Sono queste le raccomandazioni contenute in un opuscolo dell'Agenzia del Lavoro, che hanno scatenato l'ira del quotidiano Bild, il quale denuncia un vero e proprio sfottò ai danni dei percettori di Hartz IV, il sussidio di indigenza concesso ai disoccupati di lunga durata. Nell'opuscolo, illustrato con vari fumetti, si consiglia a una generica "famiglia Fischer" come riuscire a contenere le spese, e a realizzare qualche introito supplementare esentasse.
 

Una delle raccomandazioni consiste nel vendere su Internet un paio di mobili con undici anni di anzianità, realizzando 350 euro da intascare integralmente, poiche' "il ricavato della vendita di mobili e suppellettili non è detratto dal sussidio". Quando nella brochure la "famiglia Fischer" spiega ai figli che sarà costretta a chiedere l'assegno di disoccupazione, come prima misura di risparmio è annunciata "la rinuncia alla carne per una settimana", con la figlia della coppia che esulta: "Benissimo, volevo in ogni caso diventare vegetariana!".
 

In un capitoletto dedicato ai vari tipi di risparmi, un'amica di famiglia consiglia alla fantomatica signora Fischer di bere l'acqua del rubinetto, invece di comprare quella minerale. "Dovete solo imparare ad abituarvi", suona la raccomandazione, seguita da quella di "usare la doccia, invece della vasca da bagno, così si risparmiano parecchi euro l'anno".
 

Il presidente dell'Associazione di Assistenza Pubblica, Ulrich Schneider, spiega al giornale che è "assolutamente pazzesco invitare i percettori di Hartz IV a svendere i mobili, bere acqua di rubinetto e diventare vegetariani", e osserva: "Manca solo il consiglio di piantare ortaggi". In un commento che affianca l'articolo la Bild si chiede se "all'Agenzia per il Lavoro abbiano tutte le rotelle a posto", aggiungendo che i consigli forniti costituiscono "un affronto". La conclusione del giornale è che "il compito dell'Agenzia per il Lavoro è di offrire occupazione, non di prendere per i fondelli".