Damasco, 30 luglio 2013 - Il Vaticano non è "in grado di confermare il rapimento in Siria di padre Dall’Oglio”. Lo afferma il vice direttore della sala stampa della Santa Sede, confermando - anche dopo colloqui col provinciale italiano dei Gesuiti - che “Dall’Oglio non è raggiungibile al telefono”. “Della vicenda si sta occupando la Farnesina”, aggiunge.

Proprio la Farnesina ‘’non è in grado di confermare la liberazione’’ di padre Dall’Oglio, la cui notizia circola oggi su twitter. ‘’Restano ancora da chiarire le condizioni del rapimento di cui sarebbe stato vittima ieri’’, hanno riferito all’Ansa fonti del ministero degli Esteri.

IL SUO MONASTERO - La comunità del monastero di Deir Mar Musa in Siria è preoccupata ma speranzosa per la sorte di padre Paolo Dall’Oglio, che sarebbe stato rapito da militanti siriani collegati ad al-Qaeda. Per ora la notizia non è confermata dalla Farnesina, che ha fatto sapere di stare indagando. Suor Huda del monastero di Nemek dove il frate visse, a meno di 100 chilometri da Damasco, spiega di aver “saputo attaverso Facebook della possibilità che il gesuita fosse stato rapito, quando amici ne hanno scritto”. La comunità, dice, non ha alcuna connessione con Dall’Oglio da quando questi aveva lasciato la Siria, dopo essere stato espulso a metà del 2012 dal regime del presidente Bashar Assad per le sue attività legate ai ribelli.