New York, 9 agosto 2013 - "Ho chiesto una revisione del nostro programma di sorveglianza" perchè è necessario trovare un equilibrio fra sicurezza e libertà. Così il presidente americano Barack Obama,  ha esordito, durante una conferenza a Washington, illustrando un piano di revisione in quattro punti, per accrescere la trasparenza.

Obama intende lavorare assieme al Congresso alla riforma del Patriot Act, la legge antiterrorismo dopo l'11 Settembre. In particolare, si punta ad avere nuove regole per avere una maggiore controllo e trasparenza al momento di raccogliere registrazioni telefoniche. L'America non è interessata a spiare le persone comuni. "Lavorerò con il Congresso: i programmi di sorveglianza possono e devono essere più trasparenti", ha proseguito.

CONTRO PUTIN: TORNATA LA RETORICA ANTI USA  - Washington raffredda le relazioni con Mosca.Serve una pausa tra noi”, ha detto Barack Obama, nel corso di una conferenza stampa. Obama rimpiange il tempo in cui Dmitry Medvedev era capo del Cremlino. “Con lui vi sono stati progressi tra noi” mentre con Vladimir Putin si è assistito a una “maggior retorica antiamericana”.

Con il ritorno di Putin al Cremlino, ha sottolineato Obama, quelle relazioni che con Medvedev erano migliorate hanno visto “una accentuazione della retorica antiamericana, che si è concretizzata nella riesumazione di vecchi stereotipi della Guerra Fredda tra Stati Uniti e Russia”.

Ma c’è dell’altro, a frenare un disgelo forse mai cominciato per davvero. “Francamente - ha aggiunto Obama - vi è un intero arco di temi in cui non abbiamo visto progressi da parte della Russia” e non si tratta di “cattive relazioni con Putin”. Oltre al caso Snowden, l’ex contractor del Nsa al quale il Cremlino ha concesso l’asilo, restano insoluti sul tappeto i nodi relativi alla crisi siriana e allo scudo missilistico, per non parlare dei diritti civili.

“L’ultimo episodio (il caso Snowden, ndr) si aggiunge ad altri, come la Siria e i diritti umani. Serve una pausa - ha sottolineato Obama - per ricalibrare i nostri rapporti”.

NO AL BOICOTTAGGIO DELLE OLIMPIADI INVERNALI  - Gli Stati Uniti non boicotteranno le Olimpiadi invernali in Russia. Lo ha detto Barack Obama, presidente degli Stati Uniti.

E OBAMA SCHERZA: SENZA I GAY LA NAZIONALE RUSSA PIU' DEBOLE...  - Barack Obama sceglie l’ironia per attaccare il divieto di propaganda omosessuale emanato in Russia, ragione del boicottaggio chiesto dalle associazioni per i diritti civili. “Se la Russia non avrà atleti gay o lesbiche, il suo team sarà più debole”, ha detto il presidente americano rispondendo alla possibilita’ che Washington boicotti i Giochi di Sochi. “Nessuno”, aveva detto poco prima Obama, “è più offeso di me dalla legislazione anti-gay e anti-lesbiche che stiamo vedendo in Russia”. Gli Stati Uniti, comunque, non boicotteranno le Olimpiadi.

SNOWDEN NON E' UN PATRIOTA - Il presidente americano interviene anche sullo scandalo Datagate, che negli ultimi mesi sta 'tormentando' il sistema di sicurezza americano. "Non credo che Edward Snowden sia un patriota"."Se è convinto di aver fatto la cosa giusta, come ogni americano puo’ venire qui a difendersi in tribunale". "Non c'è dubbio che a fuga di notizie ad opera di Ed Snowden abbia provocato una revisione del programma di sorveglianza della Nsa più rapida e piu’ appassionata"

Il discorso sulla trasparenza delle istituzioni è l’ultimo intervento pubblico di Obama, visto che domani partirà per le vacanze con la famiglia sull’isola di Martha’s Vineyard, nel Massachusetts, dove si fermerà fino al 18 agosto. Proprio il programma segreto di sorveglianza della National Security Agency (Nsa) negli ultimi mesi ha creato non pochi problemi alla sua amministrazione. Anche se il presidente nell’intervista di martedì al Tonight Show With Jay Leno aveva detto che il programma della Nsa rappresenta “una fondamentale parte della strategia antiterroristica” americana.

AL QAEDA ANCORA UNA MINACCIA - I network regionali di al Qaeda rappresentano una minaccia ancora oggi. “Al-Qaeda e altri gruppi terroristici si sono de-statalizzati in gruppi regionali”. A maggio “avevo detto che è diminuita la probabilità di attacchi sul nostro territorio”, ma questi gruppi hanno comunque “il potenziale di destabilizzare e avere effetto un distruttivo in Paesi dove i meccanismi di sicurezza sono deboli”. Lo ha detto il presidente degli Usa rispondendo a una domanda sulle ultime minacce terroristiche e all’aumento degli attacchi di droni Usa in Yemen. Su questo specifico punto Obama ha detto: “Non parlerò di aspetti operativi”. “È coerente dire - ha proseguito il numero uno della Casa Bianca - che questa organizzazione (al-Qaeda, ndr), prima centralizzata” si è spezzettata e questo ha “diminuito la sua capacità operativa”, tuttavia “ci sono ancora cellule regionali, come al-Qaeda nella penisola Araba”.

CATTUREREMO I KILLER DI BENGASI  - Gli Stati Uniti stanno cercando di catturare gli assalitori responsabili dell’attacco al consolato Usa di Bengasi, le accuse sono secretate.

OBAMA: AMPIA SCELTA PER FED  - “Ho a disposizione” un’ampia gamma candidati validi per la futura nomina a presidente della Federal Reserve, fra cui Lawrence Summers e Janet Yellen. Lo ha dichiarato il presidente Barack Obama. Summers è stato a capo del Consiglio economico nazionale nella prima amministrazione Obama, mentre Yellen è vicepresidente della Fed. In particolare, Obama ha dichiarato di avere deciso di non dare ascolto a chi lo invita a non scegliere Summers perché ha visto che il suo ex consigliere economico “è stato bersagliato dalla stampa senza alcun motivo”. Il presidente ha dichiarato che annuncerà in autunno il successore di Ben Bernanke, attuale numero uno della Fed.

OBAMA INCONTRA ANCHE DIRIGENTI APPLE E AT&t - Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha incontrato dirigenti di compagnie fra cui Apple e AT&T, a proposito delle preoccupazioni legate allo scandalo scoppiato in seguito alle rivelazioni di Edward Snowden, ex contractor della National Security Agency. Lo rende noto la Casa Bianca, precisando che gli incontri fanno parte dei piani per discutere del giusto equilibrio fra privacy e sicurezza nazionale nell’era digitale. Anche gruppi per la privacy hanno partecipato al confronto, avvenuto prima della conferenza stampa che il presidente ha tenuto in serata. Ai colloqui erano presenti Randall Stephenson e Tim Cook, amministratori delegati di AT&T e di Apple, così come il dirigente di Google Vint Cerf. Fra i gruppi per la privacy erano invitati Public Knowledge e il Centro per la democrazia e la tecnologia. Due giorni fa altri funzionari della Casa Bianca avevano incontrato rappresentanti dell’industria della tecnologia e gruppi per il diritto alla riservatezza per discutere questioni simili. La prima fonte a riportare l’incontro di oggi è stato il sito Politico.com, sito Usa di notizie politiche.