Monaco, 15 settembre 2013 - Sensazionale trionfo della Csu alle elezioni regionali in Baviera, ritenute dagli osservatori una specie di prova generale di quelle federali del 22 settembre che vedono strafavorita la cancelliera uscente Angela Merkel. Confermando gli exit-poll, il partito cristiano-sociale, gemello bavarese della Cdu federale, ha raggiunto la maggioranza quasi assoluta del 49% (+ 4,5% in più rispetto al 2008). Debacle, invece, per la Fdp, il partito liberale alleato della Merkel nel governo a Berlino, non ce l'ha fatta a superare lo sbarramento del 5% che determina l'ingresso nel Landtag, ottenendo appena il 3,1%. In un territorio tradizionalmente ostile, la Spd (i socialdemocratici) si assesta al 20,5% - in lieve ma non entusiasmante risalita - mentre i Verdi non vanno al di là di un poco lusinghiero 8%. 

POSSIBILE BOOMERANG - La Cdu di Angela Merkel, pur felicissima del risultato dei cristiano-sociali, teme ora che il 22 settembre una parte del proprio elettorato vada in soccorso dell'Fpd per condurlo oltre la soglia di sbarramento, con il risultato di indebolire proprio il partito 'donatore', a fronte di un Spd decisa a tentare la grande rimonta per quanto improbabile oggi appaia.

IL PRECEDENTE - In Germania ogni elettore dispone infatti di due voti, il primo dei quali serve ad eleggere a maggioranza semplice il candidato di ogni circoscrizione che ha raccolto più voti, mentre il secondo ad assegnare la quota proporzionale in parlamento di ogni partito. Una chance di voto disgiunto che nelle ultime elezioni federali di quattro anni fa ha convinto un quarto degli elettori a premiare partiti diversi nella stessa scheda.

INCUBO - L'incubo della Merkel è che possa ripetersi quanto avvenuto nel gennaio scorso in Bassa Sassonia, dove il governatore uscente David McAllister (Cdu) ha mancato la riconferma per soli 334 voti. Tutti i sondaggi davano infatti i liberali al di sotto della soglia del 4%, ma gli elettori per confermare in parlamento l'alleato della Cdu riversarono parte dei suffragi sulla Fdp (volata al 9,9%), indebolendo così la Cdu, col risultato di consegnare Hannover all'attuale governo rosso-verde. Ma la Germania è grande e sembra ancora in luna di miele con Frau Angela.

CONTO ALLA ROVESCIA - Usando una metafora calcistica, il leader cristiano sociale bavarese Seehofer ha spiegato in campagna elettorale che il 15 settembre "i bavaresi metteranno la palla sul dischetto del rigore, che tu cara Angela devi poi solo trasformare". Così è stato. La Cancelliera ha preso nota, ma da stasera ha una preoccupazione 'liberale' in più, parzialmente mitigata dallo straordinario exploit in uno Stato chiave del Paese con i suoi 9,5 milioni di elettori.