Wellington, 17 ottobre 2013 - Un abitante di Kiribati, l’arcipelago del Pacifico meridionale minacciato dall’innalzamento del livello del mare, ha chiesto lo status di rifugiato alla Nuova Zelanda proprio a causa del surriscaldamento climatico. Ioane Teitiota, 37 anni, ha presentato ricorso contro il rifiuto delle autorità neo-zelandesi di concederli lo status di rifugiato, uno ‘stop’ che lo costringerebbe ad un ritorno forzato a Kiribati.

Ma secondo il suo avvocato, Michael Kitt, il suo assistito non può tornare a Kiribati, un arcipelago di una trentina di atolli corallini, proprio perché questi sono minacciati dall’innalzamento del livello del mare.

“L’accesso all’acqua dolce è un diritto fondamentale e il governo di Kiribati non è in grado di garantirlo perché è un elemento totalmente al di fuori del suo controllo”, ha spiegato l’avvocato ai media locali. Il caso, secondo il legale, potrebbe costituire un precedente non solo per i 100mila abitanti di Kiribati, ma per tutte le popolazioni che vivono in posti minacciati dai cambiamenti climatici causati dall’uomo; e poiché i cambiamenti climatici si stanno aggravando, questi potrebbero creare una nuova classe di rifugiati al momento non riconosciuti dalle convenzioni internali.