Washington (Usa), 20 ottobre 2013 - JPMorgan verso un patteggiamento record con il governo degli Stati Uniti in relazione alla crisi dei mutui subprime. Secondo quanto riferisce una fonte vicina ai negoziati, il colosso bancario e il dipartimento Usa della Giustizia, avrebbero raggiunto un accordo ancora non definitivo nel quale JPMorgan avrebbe acconsentito a pagare 13 miliardi di dollari per chiudere il caso in sede civile.

L’intesa non riguarda invece l’indagine su JPMorgan in corso in sede penale, che è in mano ai procuratori federali di Sacramento, in California. Anzi in base all’accordo il dipartimento della Giustizia si aspetterebbe una collaborazione di JPMorgan con le indagini in sede penale sul comportamento della banca fra il 2005 e il 2007.

Se l’accordo venisse finalizzato, si tratterebbe della causa di più alto profilo portata avanti dal governo di Washington in relazione alla crisi finanziaria del 2008, che ha fatto sprofondare l’economia nella peggiore recessione dai tempi della Grande depressione degli anni ‘30. Stando a quanto riferisce la fonte, l’ipotesi di accordo è stata raggiunta nel corso di una telefonata avvenuta venerdì sera tra l’Attorney General in persona Eric Holder, l’Associate Attorney General Tony West, il ceo di JPMorgan Jamie Dimon e il general counsel della banca, Stephen Cutler.

I 13 miliardi di dollari del patteggiamento sarebbero così suddivisi: 9 sarebbero di multe, mentre i restanti 4 miliardi andrebbero in aiuto dei consumatori.

Il patteggiamento servirà a fermare le accuse a JPMorgan legate alla qualità delle cosiddette mortgage-backed securities, cioè titoli garantiti da mutui ipotecari, vendute nel periodo immediatamente precedente alla crisi finanziaria del 2008, fra il 2005 e il 2007.

Quando nel 2007 scoppiò la bolla immobiliare, diversi pacchetti di mutui che erano stati venduti come securities si rivelarono ad alto rischio e gli investitori che li avevano comprati persero miliardi. Successivamente montò l’insoddisfazione dell’opinione pubblica per il fatto che nessun manager di Wall Street era finito in prigione. E alcuni deputati e altri critici chiesero che le grandi banche salvate e gli alti executive rispondessero dell’accaduto. In risposta a queste richieste, nel gennaio del 2012, il governo istituì una task force di autorità federali e statali per occuparsi dei vari casi legati alla crisi dei mutui subprime.

In caso di finalizzazione dell’accordo, per JPMorgan i 13 miliardi andrebbero ad aggiungersi ad altri accordi di pagamento raggiunti dalla banca. A settembre JPMorgan ha ammesso di avere fallito nel supervisionare il trading che ha portato l’anno scorso a una perdita di circa 6 miliardi di dollari nel caso della cosiddetta ‘balena di Londra’; in questo caso la banca ha raggiunto un accordo con tre enti regolatori negli Stati Uniti, tra cui la Sec, e uno nel Regno Unito per pagare 920 milioni di dollari, una delle multe più alte mai fissate per un istituto finanziario. Inoltre qualche giorno fa è emerso che sempre per il caso della ‘balena di Londra’ JPMorgan dovrebbe pagare altri 100 milioni di multa a seguito di un’intesa con la Commodity futures trading commission (Cftc).