Roma, 2 novembre 2013 - I servizi di intelligence italiani, Aise e Aisi, sono “litigiosi” e “incapaci di collaborare tra di loro” e di conseguenza frustranti. E’ l’opinione della GCHQ, la Nsa britannica, rivelata nei nuovi documenti di Edward Snowden sull’esistenza di una rete europea di spionaggio pubblicati oggi dal Guardian.

Stando a quanto rivelato dai documenti, gli 007 britannici avevano contattato sia l’Aisi che l’Aise per paralare di attivita’ di “controterrorismo” e avevano constatato “una frattura all’interno dei servizi italiani” che vengono definiti “incapaci/non disposti a collaborare gli uni con gli altri”. Fonti italiane di intelligence, interpellate sull’articolo del Guardian, hanno spiegato che la fase a cui ci si riferisce è quella dell’avvio e della messa in opera della recente riforma dei servizi iniziata nel 2007 e recentemente conclusa.

LA RISPOSTA - Per una volta i documenti di Edward Snowden pubblicati oggi dal Guardian chiariscono che i servizi italiani “sono più garantisti” di quelli di altri Paesi e che “non sono disponibili ad andare al di là di quanto previsto dall’ordinamento”. Così fonti dell’intelligence italiana commentano le critiche attribuite dal quotidiano inglese al servizio inglese Gchq, la Nas britannica. “Stiamo svolgendo accertamenti per appurare se e cosa eventualmente risulti circa un’asserita richiesta di collaborazione non andata a buon fine da parte del servizio britannico” come riportato dal Guardian su una rete di spionaggio europea su telefoni e web.