Roma, 25 novembre 2013 - L’ex primo ministro ucraino Yulia Tymoshenko, condannata a sette anni di prigione, è entrata oggi in uno sciopero della fame a oltranza come forma di protesta estrema per la decisione di Kiev di bloccare l’accordo di associazione all’Unione europea. Lo scrive l’agenzia di stampa Interfax. “Come segno di unità con voi, io annuncio uno sciopero della fame indefinito per chiedere che Yanukovich firmi l’accordo di associazione”, ha dichiarato Tymoshenko in una lettera letta dal suo legale Serhyi Vlasenko in Piazza Europa, a Kiev, dove è in corso una maniferazione di protesta per la decisione della Rada, il parlamento ucraino, di fermare l’accordo che doveva essere firmato durante il summit del Partenariato orientale previsto il 28-29 novembre a Vilnius.

Decine di migliaia di persone sono scese in piazza contro la decisione della Rada. I manifestanti si sono confrontati in violenti scontri con la polizia ucraina. Molti portavano bandiere dell’Ue. Il presidente ucraino Yanukovich oggi ha lanciato un appello alla “pace” in Ucraina. “Io voglio che la pace e la calma regnigno nella nostra grande famiglia ucraina”, ha detto Yanukovich in un discorso televisivo alla nazione, pubblicato anche sul sito internet presidenziale. Yanukovich ha affermato che il presidente “non farà mai niente per danneggiare l’Ucraina e il suo popolo”. La liberazione di Tymoshenko, leader dell’opposizione condannata a sette anni di prigione per abuso di potere e detenuta in ospedale per le sue precarie condizioni di salute, è una delle condizioni poste da Bruxelles per l’accordo. La Rada non ha approvato ancora un progetto di legge che prevede la possibilità di cura all’estero per i detenuti malati, che avrebbe permesso di aggirare il problema permettendo a Tymoshenko di curarsi in Germania. Contestualmente ha bloccato la firma dell’accordo di associazione.

La posizione del governo ucraino, espressa dal primo ministro Mykola Azarov la scorsa settimana, è che la decisione di non firmare l’accordo è dovuta “esclusivamente a ragioni economiche”. L’Ue, dal canto suo, ha affermato di ritenere ancora sul tavolo l’accordo di associazione e ha puntato il dito contro la Russia. “L’offerta di firmare un accordo di associazione e una zona di libero scambio senza precedenti è ancora sul tavolo” hanno affermato il presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy e il presidente della Commissione europea José Manuel Barroso. “Pur essendo consapevoli delle pressioni esterne subite dall’Ucraina, pensiamo che considerazioni a breve termine non debbano nascondere i benefici a lungo termine che questa partnership potrebbe apportare” hanno aggiunto i due dirigenti europei. “Relazioni più forti con l’Unione europea non si realizzano a detrimento delle relazioni tra i nostri partner dell’Est e dei loro altri vicini, come la Russia” hanno affermato ancora Van Rompuy e Barroso, aggiungendo che la Ue è “sempre disposta a chiarire con la Russia l’impatto positivo reciproco di una crescita del commercio e degli scambi con i nostri vicini”.