Parigi 3 dicembre 2013 - I periti incaricati dalla magistratura francese di indagare sulle cause della morte del leader palestinese Yasser Arafat - deceduto in ospedale a Parigi nel 2004 - hanno scartato la tesi di un avvelenamento radioattivo: lo hanno reso noto fonti vicine all’inchiesta.

"Il rapporto esclude la teoria dell’avvelenamento e avvalora quella della morte per cause naturali", ha riferito una fonte giudiziaria che ha seguito il dossier. Circa 60 campioni sono stati prelevati dalla salma del leader dell’Olp a novembre del 2012. Questi sono stati divisi tra tre laboratori, uno svizzero, uno francese ed uno russo su richiesta della vedova Suha. Gli elevetici hanno riferito che i risultati non confermano, né smentiscono la morte da polonio 210, anche se vedono con maggiore favore quest’ultima ipotesi.