Londra, 17 dicembre 2013 -  La polizia britannica ha respinto la tesi, emersa la scorsa estate, di un assassinio della principessa Diana per mano di un’unità speciale delle Sas, affermando che “non esiste alcuna prova credibile” che possa accreditare questa teoria. In un comunicato diffuso alla vigilia della pubblicazione delle sue conclusioni, la polizia ha indicato di avere avviato “un’inchiesta per valutare la pertinenza e la credibilità” di informazioni ricevute nell’agosto del 2013 sulla morte di Lady Diana e Dodi al Fayed.

“L’inchiesta è ormai completata”, si afferma nel testo. A metà agosto, la polizia britannica aveva riferito che avrebbe “esaminato recentemente informazioni ricevute” sulla morte di Diana e al Fayed, senza rivelare il benché minimo elemento sulla loro natura.
Diversi media britannici avevano spiegato che tra le informazioni ricevute e verificate dalla polizia c’era quella che le Sas (Special Air Services), truppe d’elite dell’esercito britannico, sarebbero “responsabili per la morte della principessa Diana”.

Ma, secondo quanto si legge nella nota, “la conclusione finale (dell’inchiesta) è che, anche ci fosse una possibilità che le dichiarazioni sul presunto coinvolgimento delle Sas in questa morte abbiano effettivamente avuto luogo, non vi è alcuna prova credibile per sostenere l’idea che queste accuse abbiano un fondamento”. Di conseguenza, si conclude, “il servizio di polizia metropolitana è persuaso che non vi sia alcuna ragione probante per aprire un’inchiesta criminale”.