Bruxelles, 1 gennaio 2014 - Capodanno di traguardi e di nuovi inizi per l'Ue. Nella notte in cui l’Euro ha celebrato il quindicesimo compleanno, la Lettonia diventa il diciottesimo paese ad utilizzare la moneta unica. Da oggi, anche i due milioni di cittadini della repubblica baltica si aggiungeranno ai 330 milioni che già la utilizzano. L’ingresso di Riga avviene tre anni dopo l’ultima adesione, quella della vicina Estonia, il primo gennaio 2011.

LA LETTONIA NELL'EUROZONA - Cauto il primo ministro della Lettonia, Valdis Dombrovskis, che ha guidato il Paese attraverso la sua peggiore crisi dai primi anni ‘90, ha descritto  l’adozione dell’euro come "un’opportunità ma non una garanzia di ricchezza, quindi il Paese non deve allentare la sua politica fiscale". A mezzanotte il premier ha ritirato in un bancomat di Riga la sua prima banconota in Euro. "L’ingresso nell’euro non è una scusa per non perseguire un bilancio responsabile e una politica macroeconomica", ha sottolineato subito dopo Dombrovskis.

Congratulazioni al premier lettone arrivano dal Herman Van Rompuy: "Benvenuta Lettonia come nuovo membro dell’Eurozona", scrive su Twitter il presidente del Consiglio Ue. Mentre il presidente della Commissione Ue, Manuel Barroso, ha salutato il nuovo ingresso come "un evento importante non solo per la Lettonia ma per la stessa area dell’Euro, che rimane stabile, interessante e aperta a nuove adesioni".

IL SEMESTRE GRECO - Nello stesso giorno dell'ingresso lettone nell'Eurozona, comincia anche il semestre della presidenza di turno greca dell’Unione europea. positivo il ministro degli Esteri e vicepremier socialista Evangelos Venizelos che ha commentato l’evento dicendo che ha parlato di "obiettivi ambiziosi ma fattibili" da raggiungere tra oggi e giugno. "La Grecia - si legge nel programma di Atene per il semestre - assume la presidenza del Consiglio dell’Unione europea in un momento in cui l’Europa attraversa una fase di transizione cruciale".

Fra le priorità della Grecia vi saranno "la creazione di posti di lavoro, l’approfondimento della governance europea - anche per la creazione di un’unione bancaria - e la lotta contro l’immigrazione clandestina", ha detto il leader del Pasok. Venizelos ha inoltre sottolineato l’interesse di Atene a sviluppare una "politica integrata marittima dell’Ue", che la Grecia vede come la chiave per l’estrazione di idrocarburi dai bacini sottomarini nell’ambito della propria piattaforma continentale: "Ciò comprende il perseguimento dell’adozione di una strategia di Sicurezza Marittima europea, così come la realizzazione di un ambito per la ‘crescita blu’ nei settori della pesca e del turismo, dei trasporti e della pianificazione dello spazio marittimo e di forme alternative di energia".

Il motto del semestre della presidenza greca, che ha un budget previsto relativamente basso (circa 50 milioni di euro), è "Uniti navigheremo oltre". La principale sfida di Atene nei prossimi sei mesi sarà quella di bilanciare i propri compiti in seno alla presidenza europea con le pressioni economiche interne e le trattative in corso con la troika (Ue, Bce e Fmi).