Roma, 14 gennaio 2014 - Sarà un pomeriggio difficile per il presidente francese Francois Hollande, costretto a presentarsi alla stampa per una conferenza (ore 16,30) già fissata sulla politica nazionale e internazionale; occasione in cui non sfuggirà alle domande dei giornalisti sulla presunta relazione con l’attrice Julie Gayet. Al di là della curiosità pruriginosa sulla vita privata del capo dello Stato, la vicenda pone svariati problemi di buon gusto e di sicurezza.

“Qualunque cosa faccia, la conferenza stampa è inquinata” riflette un anonimo notabile socialista interpellato dal quotidiano Le Parisien. Ma è l’immagine tutta del presidente ad essere ormai inquinata. A un anno e mezzo dall’elezione, il capo dello Stato socialista raccoglieva circa l’80% di opinioni negative fra i francesi. L’affaire Gayet non migliora certo le cose. E sì che Hollande puntava su questa conferenza stampa, la terza da quando è stato eletto, per rilanciare la sua immagine. D’altronde, annullarla sarebbe stato, riflette lo stesso notabile socialista, “un atto di debolezza”.

Secondo lo scoop del settimanale Closer, con tanto di foto, il presidente andava a trovare l’attrice in un appartamento di rue du Cirque, quasi adiacente all’Eliseo, in scooter (per fare prima, o illudendosi di passare inosservato?). La situazione è resa più difficile dal ricovero in ospedale della compagna ufficiale di Hollande, la giornalista Valerie Trierweiler, apparentemente sotto choc da venerdì quando è uscito l’articolo.

Francois Hollande ha consultato i suoi consiglieri circa la linea da adottare. “Il ricovero di Trierweiler l’ha convinto a non emettere comunicati sulla vicenda” spiega una persona a lui vicina sempre secondo Le Parisien. Alcuni sostengono che il presidente dovrebbe fornire spiegazioni, molti gli consigliano invece di insistere sul rispetto della vita privata. “Fin dalla prima domanda deve dire che non è il luogo né il momento per trattare la questione” afferma un amico. “Se dice anche una sola frase sarà l’evento della conferenza stampa, si parlerà solo di questo”. L’Eliseo vorrebbe in effetti parlare d’altro e Hollande avrebbe passato il fine settimana a prepararsi anche con il primo ministro, Jean-Marc Ayrault: riduzione della spesa pubblica, semplificazione burocratica, disaoccupazione, impegno della Francia in Repubblica Centrafricana.

Intanto Valerie Trieweiler, che secondo voci sarebbe disposta a perdonare Hollande, resta in ospedale perché per i medici ha bisogno di riposo. E il fotografo di Closer, Sébastien Valiela, autore degli scatti che documentano le fughe amorose di Hollande, si è stupito che il presidente potesse aggirarsi per Parigi protetto solo da lontano dalle guardie del corpo.

OGGI: LA RELAZIONE VA AVANTI DAL 2011 - La relazione tra Francois Hollande e Julie Gayet è iniziata all’inizio del 2011, “è diventata una cosa seria” nel gennaio 2013 quando la coppia presidenziale era “in crisi da mesi”. Lo hanno rivelato al settimanale Oggi fonti confidenziali, secondo quanto riporta il giornale che sarà in edicola domani. Già nell’aprile 2013 l’affaire sentimentale stava per venire a galla, le voci erano incontrollabili, c’era perfino chi parlava dell’inizio di una gravidanza per la Gayet, scrive Oggi. Da allora ci sono stati incontri regolari, una vera e propria doppia vita sentimentale, prima in un appartamento in Rue Faubourg Sant’Honorè, poi in quello di Rue du Cirque dove sono stati “sorpresi” dal fotografi. E quando Valerie Trierweiler è stata avvertita delle foto di Closer, è entrata come una furia nello studio del presidente. E sono volati fogli e penne.

Il flirt tra il presidente e Julie Gayet, secondo il giornale, comincia all’inizio del 2011. L’attrice, figlia di un chirurgo e di un’antiquaria, è una simpatizzante del partito socialista. Le fanno incontrare Hollande, allora candidato alle primarie socialiste, in un ristorante vicino alla Maison de la Radio, sul Lungosenna. Tra Francois e Julie è intesa a prima vista. Il colpo di fulmine, svela a Oggi la fonte confidenziale, scatterà qualche mese dopo a un pranzo elettorale al Cinema des Cineastes nel 17° arrondissement di Parigi. E Julie alla cerimonia di investitura del “suo” presidente, sarà in prima fila, entusiasta, poco lontana da Segolene Royal.

IL FOTOGRAFO DELLO SCOOP: IL PRESIDENTE SENZE SCORTA - SCOPPIA POLEMICA SICUREZZA  - “Il presidente è mal protetto”. Così Sebastien Valiela, il fotografo autore dello scoop della rivista Closer sulle scappatelle galanti di François Hollande, ha fatto scoppiare le polemiche sulla scarsa sicurezza del capo dello Stato francese, messa a nudo dalla facilità con cui i paparazzi hanno potuto piazzarsi dirimpetto all’appartamento dove Hollande incontrava nottetempo l’attrice Julie Gayet.

“Quasi non c’era un servizio di sicurezza”, ha detto Valiela intervistato dall’emittente Rtl. “Avrebbe potuto attentare alla vita del presidente?” ha chiesto l’intervistatore. “Senza alcun problema”, ha risposto il fotografo: perché “tutte le sere eravamo là senza nessuna sicurezza, nemmeno all’esterno” dell’edificio. Valiela (un lupo di mare del fotogiornalismo: sono suoi gli scatti dello scoop nel 1994 che rivelò l’esistenza della figlia illegittima di François Mitterand), ha spiegato che Hollande “si è infilato in un parcheggio, su uno scooter, con il casco non allacciato e senza nessun veicolo dietro di lui”. Data la natura della missione di Hollande al numero 20 di Rue du Cirque, poi, “assolutamente nessuno” lo proteggeva una volta entrato nell’appartamento. Da quel momento, ha confermato il fotografo, “la sicurezza andava via”.

Il fatto che l’appartamento-alcova fosse stato fornito da un’amica di Julie Gayet, Emmanuelle Hauck, che questa sia la ex moglie di Michel Ferracci, collegato alla gang corsa della “Brise de Mer”, non aiuta. Il nome di Ferracci appare associato all’appartamento nelle fatture e nelle “pagine bianche” e lui è stato condannato nel 2013 a 18 mesi con la condizionale per appropriazione indebita nell’ambito di un’inchiesta su una bisca di lusso. Anche peggio è andata al successivo amante della Hauck, François Masini, ucciso a colpi di pistola su una strada dell’Alta Corsica. All’Eliseo sottolineano che si tratta solo di sgradevoli coincidenze e che il presidente non sapeva nulla delle amicizie pericolose dell’amica della sua amante.

Al centro della bufera c’è adesso il Gspr (Groupe de sécurité de la Présidence de la Republique): un ex membro dei servizi di sicurezza ha detto al quotidiano Le Figaro: “Non è mai una cosa buona che un alto funzionario non si fidi della sua sicurezza, e l’affidi a due o tre persone intime scelte secondo non si sa bene quale criterio”. L’allusione sembra diretta a Sophie Hatt, la quarantasettenne al vertice del Gspr, “raccomandata” a Hollande dall’ex primo ministro socialista Lionel Jospin. Hatt ora dovrà rendere conto ai suoi superiori.

“In quest’affare, la sicurezza del presidente non è mai stata minacciata”, ha subito affermato il ministro dell’Interno Manuel Valls. Astro nascente del governo, Valls si è affrettato a precisare che il Gspr “è autonomo” e non dipende dal ministero.

“Non devo conoscere gli spostamenti del presidente: se decide di andare da qualche parte, è la sua responsabilità”.

E mentre i maligni a Parigi osservano che dall’ulteriore indebolimento del presidente proprio il ministro Valls potrà trarre profitto in termini politici, sulla vicenda si staglia anche l’ombra di una possibile strumentalizzazione politica da parte del grande rivale di Hollande a destra: l’ex presidente Nicolas Sarkozy. Ex ministro dell’Interno, Sarkozy (che vuole tornare a sfidare Hollande nelle elezioni del 2017) ha mantenuto forti legami con alcuni alti funzionari della polizia e della sicurezza, nota Le Monde. E alcuni sottolineano come Closer avesse già rivelato l’affare del consumo di cannabis di uno dei figli della compagna ufficiale di Hollande, Valerie Trierweiler.