Kiev, 24 gennaio 2014 - Dopo una breve tregua sono ricominciati nella notte gli scontri a Kiev fra polizia e manifestanti dell’opposizione, intorno a mezzanotte e mezza ora locale (le 23,30 in Italia). Lo ha riscontrato l’ANSA sul posto. In via Grushevski, davanti allo stadio della Dinamo Kiev, i dimostranti hanno incendiato una barriera di pneumatici, creando una cortina di fuoco e fumo fra loro e i poliziotti, e lanciano molotov e fumogeni. La polizia usa un cannone ad acqua per spegnere le fiamme. 

Sono 103 le persone finora arrestate dalla polizia ucraina per i violenti scontri che sono scoppiati domenica a Kiev (cinque morti totali).

"RIMPASTO DI GOVERNO" - Oggi il presidente ucraino Viktor Yanukovich per andare incontro alle opposizioni che manifestato ininterrottamente da due mesi ha annunciato per la prossima settimana un rimpasto del governo del premier Nikolai Azarov. Yanukovich ha annunciato inoltre che le leggi restrittive della libertà di manifestazione approvate il 16 gennaio, e da lui promulgate la scorsa settimana, saranno modificate.

Intanto i leader delle tre principali forze di opposizione ucraine hanno lanciato un appello ai propri sostenitori affinché continuino a osservare la tregua proclamata ieri. Valery Klitschko, Arseniy Yatsenyuk e Oleh Tiahnybok, alla guida rispettivamente dell'Alleanza Democratica Ucraina per le Riforme, dell'Unione Pan-Ucraina 'Patria' e dei nazionalisti di Svoboda, hanno incontrato i manifestanti in via Khreschatyk, a poche centinaia di metri da Piazza dell'Indipendenza, cuore di Kiev e delle proteste. Nel rendere conto dell'andamento dell'incontro, li hanno invitati ad ampliare l'area presidiata ma a evitare nuovi scontri con le forze di sicurezza finché non rimarrà aperto uno spiraglio di dialogo. 

CONTATTI VORTICOSI -  Il vicepresidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ieri ha chiamato il presidente Viktor Yanukovich - prima favorevole poi contrario al trattato di avvicinamento alla Ue -  chiedendogli di calmare immediatamente la situazione. Oggi il ministro degli Esetri francese, Laurent Fabius, comunicherà all'ambasciatore ucraino a parigi, Oleksandr Kupchyshyn,  la "condanna" del governo di Francois Hollande contro la repressione in atto a Kiev nei confronti dei manifestanti pro-Ue. Oggi il commissario europeo all'Allargamento, Stefan Fuele, sarà a Kiev.  E martedì prossimo, 28 gennaio, "la situazione in Ucraina sarà discussa nel summit Ue-Russia", promette il lituano Vygaudas Usackas, capo della delegazione Ue in Russia. Motivo:Oggi il commissario europeo all'Allargamento Stefan Fuele è a Kievha spiegato Usackas nel comunicato. L'Ucraina è al centro di una pesante crisi politica da quando il presidente Viktor Yanukovich, secondo i critici su pressione russa, ha deciso di non firmare l'accordo d'associazione con l'Ue e di tornare a  stringere gli antichi rapporti con Mosca per allentare il cappiod ellòa dipendenza energetica.

'LIBERAZIONE ARRESTATI' - L'ex campione del mondo di pugilato Vitaly Klitschko, dell'Alleanza Democratica Ucraina per le Riforme, riassume così la giornata di tratattive andata in scena ieri: "Ore e ore di discussione sono state spese su niente. L'unica cosa su cui siamo riusciti a trovare un accordo è l'impegno a far rilasciare tutti gli attivisti detenuti", ha spiegato Klitschko. "Non ha alcun senso sedere al tavolo negoziale con qualcuno che ha già deciso di raggirarti", ha osservato. "Vergogna!", è stato il ruggito che si è levato in risposta dalla folla radunata in Piazza dell'Indipendenza, cuore di Kiev e delle proteste pro-europeiste. "Io spero sinceramente che non ci saranno ulteriori spargimenti di sangue, e che nessuno sarà ucciso".

DESTRA SCIOVINISTA - Di analogo avviso i suoi compagni: Oleh Tiahnybok dei nazionalisti di Svoboda (partito di destra con accenti spesso sciovinisti e retrivi), e Arseniy Yatsenyuk, già ministro dell'Economia e ora alla testa dell'Unione Pan-Ucraina 'Patria', partito dell'ex premier Yulia Tymoshenko, attualmente in carcere, da dove settimanalmente aizza l'ex folla arancione. Se Tiahnybok è rimasto più sul vago, accennando alla "necessità di consultazioni con l'opinione pubblica sull'esito dell'incontro", Yatsenyuk è stato categorico: "C'era una lista di richieste che non sono state accolte. Ci tireremo indietro? No!", ha esclamato. "E quindi erigeremo altre barricate". Gli ha fatto eco ancora Klitschko: "Io credo che si debba procedere passo dopo passo: oggi alcune città, domani saranno di più. Oggi alcune barricate, domani di più", ha ripetuto. "Amplieremo il territorio di Maidan, che è un'isola di libertà, finché non ci saranno stati ad ascoltare!", ha avvertito, usando il nome di Piazza dell'Indipendenza in lingua locale. In effetti, se la notte è trascorsa senza nuovi scontri con le forze di sicurezza, i manifestanti hanno però intrapreso la costruzione di nuova barriere, accatastando sacchetti di sabbia e compattandoli con la neve, ed estendendo il proprio raggio d'azione fino in prossimità della sede della Presidenza della Repubblica: in maniera pacifica, ma senza indugi.

NUOVE OCCUPAZIONI - Altri dimostranti nel frattempo hanno occupato il ministero dell'Agricoltura: via Twitter lo ha reso noto Oleksandr Danylyuk, coordinatore del movimento dissidente 'Causa Comune'. Danylyuk ha aggiunto che si punta adesso a sostituire l'attuale responsabile del dicastero, Mykola Prysyazhnyuk, tra i fedelissimi di Yanukovich. Tyangnybok ha inoltre riferito che è stata vagliata l'ipotesi di creare una zona-cuscineto intorno a Piazza dell'Indipendenza, dove la polizia non possa entrare. Quando però ha chiesto all'uditorio di decidere per alzata di mano se si dovesse proseguire a trattare al riguardo, la replica dei dimostranti è stata negativa.

'PIAZZA FUORI CONTROLLO? - Opposta naturalmente la versione ufficiale del regime sull'andamento dei colloqui: secondo Olena Lukash, il ministro della Giustizia che vi ha preso parte insieme al presidente, si è parlato "della necessità di sgomberare in via immediata gli edifici occupati illegalmente, di una possibile amnistia per i reclusi e di altre questioni, anche riguardanti il governo, che potranno essere affrontate durante la seduta straordinaria della Rada Suprema", il Parlamento convocato per martedì prossimo. "Malauguratamente", ha sottolineato Lukash, "i capi dell'opposizione si sono rifiutati nuovamente di condannare le azioni estremistiche", come appunto l'occupazione delle sedi pubbliche. Ha quindi messo in dubbio la capacità degli oppositori di "controllare la piega radicale che gli eventi hanno preso nelle strade d Kiev".

'SCUSE UFFICIALI' - Il ministero dell'Interno dell'Ucraina si è intanto scusato in una nota per le "azioni inammissibili di persone che indossano uniformi della polizia", dopo che è stato diffuso online un video in cui si vede un manifestante costretto da agenti speciali del Berkut a stare nudo sulla neve e posare per indecenti fotografie. Il ministero ha fatto sapere di aver aperto un'indagine sull'incidente. Nel filmato un agente colpisce il giovane alla testa, mentre altri lo costringono a posare per foto. Il corpo dell'uomo è coperto da numerosi lividi. Il filmato sarebbe stato girato vicino al luogo dei disordini nel centro di Kiev.