Dubai, 3 febbraio 2014 - Al-Qaeda ha disconosciuto i ribelli dello Stato Islamico dell’Iraq e del Levante (Isil), i cui membri da mesi si scontrano con i ribelli siriani. Lo ha reso noto un comunicato reso pubblico da un sito jihadista.

Già nel maggio 2013 il capo della rete terrorista, il medico egiziano Ayman al-Zawahiri, aveva ordinato al gruppo di sciogliersi e tornare in Iraq, e annunciato che un altro gruppo qaedista, al-Nusra, era l’emanazione ufficiale di al-Qaeda in Siria.

“Al Qaeda annuncia di non aver alcun legame con lo Stato Islamico dell’Iraq e del Levante, perché no è stato informato della sua creazione e non lo ha accettato”, si legge nella nota.

L’Isil “non è un ramo di al-Qeada, non ha collegamento ad esso e il gruppo (al-Qaeda) non è responsabile delle sue azioni”.

I gruppi jihadisti inizialmente erano stati ben accolti da alcuni dei ribelli che combattono in Siria, ma le ripetute accuse di brutali azioni contro i civili e anche gli scontri con le stesse forse di opposizione hanno scatenato le critiche.

E ultimamente i ribelli hanno persino accusato l’Isil di voler consolidare il potere di Bashar al-Assad, piuttosto che combattere il regime.

In alcuni casi il Fronte al-Nusra ha partecipato ai combattimento contro l’Isil, ma soprattutto è rimasto estraneo agli scontri e anzi ha spesso sollecitato una riconciliazione.