Roma, 17 febbraio 2014  - Sono stati già liberati Vladimir Luxuria e i due inviati delle Iene bloccati stasera dalla polizia all’ingresso dello stadio di hockey del parco olimpico di Sochi e “abbandonati” poco dopo lungo una statale: lo ha riferito all’Ansa Amedeo Grieco, uno dei due inviati delle ‘Iene’. “Prima ci hanno caricato in malo modo su un’auto dell’organizzazione olimpica, diversa da quella di Luxuria, poi ci hanno portato fuori del parco olimpico e dopo un paio di chilometri ci hanno abbandonato in campagna, lungo una statale, in modo poco ortodosso e senza alcuna spiegazione”, ha raccontato Grieco. “Abbiamo tentato di parlare in inglese ma loro hanno parlato in russo e l’unica cosa che abbiamo intuito è che dovevamo stare zitti, fermi e chiudere i telefoni”, ha proseguito. “A me e a Luxuria hanno sequestrato anche il pass per entrare nel parco olimpico’’, ha aggiunto. “Siamo tutti provati, domani mattina ritorniamo in Italia con il volo che avevamo prenotato”, ha concluso. Infatti, domani mattina alle ore 11,30, Vladimir Luxuria partirà alla volta dell’Italia dopo uno scalo a Francoforte. Assieme a lei, anche Pio e Amedeo: i due inviati delle ‘Iene’ volevano girare con Luxuria nel ruolo di protagonista, un servizio sul divieto di propaganda gay previsto dalla nuova legge russa.

LUXURIA - "Voglio dire al presidente Putin che non va bene solo organizzare con il massimo della tecnologia le Olimpiadi ma bisogna anche avere un’apertura mentale". Queste erano state le parole di Vladimir Luxuria al parco olimpico costiero dove si svolgono i Giochi invernali di Sochi. Luxuria si era presentata con un cerchietto sulla testa e una gonna con i colori dell’arcobaleno. "Sono stata fortunata perché sono una cittadina italiana, forse sarebbe andata diversamente se fossi stata russa”. L’esponente del movimento omosessuale italiano e transessuale ha citato anche il neopremier Matteo Renzi: "Chiedo a Renzi che quando incontrerà e parlerà con altri Capi di Stato e di governo per questioni economiche non dimentichi i diritti civili". Luxuria nella serata di ieri era stata fermata dalla polizia russa mentre posava con i colori dell’arcobaleno davanti ai cerchi olimpici, per poi essere rilasciata dopo poche ore. Doveva essere presente sugli spalti dello stadio Shajba per assistere alla semifinale del torneo femminile di hockey Canada-Svizzera. Verso le 18 però è stata bloccata da poliziotti e agenti in borghese all’ingresso dello stadio di hockey. La transgender, vestita con i colori arcobaleno, era munita di regolare biglietto e pass.

IL RACCONTO DELLA GIORNATA DI IERI - "Ieri sera la polizia mi ha fermato e portato in caserma per un controllo, poi mi ha chiesto di non esibire scritte legate alla propaganda gay": lo ha detto all’ANSA la transgender Vladimir Luxuria, riferendo di non aver ricevuto "alcuna contestazione formale". "Sto bene e sono in un hotel a Sochi". Ieri sera Luxuria aveva riferito a due associazioni gay italiane di essere stata fermata dalla polizia russa per una bandiera arcobaleno con la scritta in cirillico 'Essere gay è ok'. Oltre alla bandiera, era anche vestita in versione rainbow. "Il problema non è l’arcobaleno, ma la scritta, mi hanno chiesto di non esibirla", ha spiegato la transgender. (VIDEO)

SMS: SONO LIBERA  - Vladimir Luxuria, arrestata ieri sera a Sochi durante i Giochi invernali, è stata liberata nella notte. Il primo annuncio lo ha dato Fabrizio Marrazzo, portavoce del Gay Center, che spiega di aver ricevuto un sms dalla stessa Luxuria: "Sono stata liberata e domani assisterò ai Giochi”.. (FOTO) La conferma è arriva poi anche da Imma Battaglia, presidente onorario dell’associazione Gay Project e consigliere comunale a Roma.

FARNESINA - "Vladimir Luxuria sta bene. Non ha subito intimidazioni ne violenze da parte della polizia", hanno riferito le autorità diplomatiche italiane a Sochi dopo la liberazione della transgender. "Luxuria ci ha riferito telefonicamente di essere stata trattata cordialmente e di non aver subito violenze o intimidazioni da parte della polizia", ha detto un funzionario della Farnesina spiegando che la connazionale è stata trattenuta oltre il previsto per la mancanza di un traduttore.

MA DAI REGISTRI DELLA POLIZIA NON RISULTA - Gli organizzatori delle Olimpiadi invernali di Sochi non hanno alcuna informazione dell’arresto di Vladimir Luxuria. "Ho parlato con la polizia e ci hanno detto che non c’è alcun registro da cui risulti un fermo o un arresto del genere", afferma la portavoce del comitato organizzatore di Sochi, Alexandra Kosterina. Un funzionario in servizio alla stazione centrale di polizia di Sochi, inoltre, ha detto ad Associated Press che lì non hanno mai avuto in custodia alcun cittadino di nazionalità italiana. In Russia i manifestanti vengono per esempio arrestati frequentemente durante i cortei non autorizzati a Mosca. Spesso i funzionari di polizia sono così oberati dal lavoro d’ufficio che mantengono alcuni di loro in custodia per ore e poi li lasciano andare senza registrare la detenzione né rilasciare alla persona fermata alcun documento che attesti l’accaduto.

LUXURIA NEL PIU' FAMOSO CLUB GAY SUBITO DOPO IL RILASCIO - Vladimir Luxuria ieri sera era stata nel principale gay club di Sochi, il Mayak. A raccontarlo oggi è il proprietario, Andrei Tanichev, spiegando però di non sapere nulla dell’arresto. "Si è divertito e ha anche partecipato a un drag show", ricorda Tanichev, aggiungendo che Luxuria è poi andata via da sola. Sembra probabile che il racconto del proprietario si riferisca ai momenti precedenti all’arresto di Luxuria.

TENSIONE A ROMA - Momenti di tensione nei pressi dell’ambasciata russa a Roma si sono verificati in tarda serata durante una manifestazione del Gay Center e dei movimenti omosessuali, che hanno protestato contro il fermo di Vladimir Luxuria in Russia. All’incrocio tra via San Martino della Battaglia e Castro Pretorio, poco distante dalla sede diplomatica, i manifestanti si sono seduti in terra in strada bloccando il traffico, perché era stata vietata una sfilata con uno striscione dell’arcobaleno davanti all’ambasciata russa. Qui si è verificato qualche momento di tensione con gli agenti. I manifestanti, un centinaio, sono poi stati fatti spostare per liberare la strada e la situazione è tornata alla calma.