Kiev, 22 febbraio 2014 - Il parlamento ucraino ha approvato, con 328 voti a favore, l'impeachment per il presidente Victor Ianukovich: accusandolo di aver violato i diritti dell’uomo, lo ha fatto decadere dall’incarico di capo di Stato. Poco prima, l'ex capo dello Stato, da una tv locale nel suo feudo di Kharkiv, città dell'est del Paese ai confini con la Russia, aveva denunciato gli ultimi fatti come un "colpo di Stato. Non mi dimetto". Il parlamento, alla cui testa è stato nominato Oleksandr Turcinov,  uno dei fedelissimi di Yulia Timoshenko, appena tornata in libertà, ha deciso anche di fissare al 25 maggio le elezioni presidenziali anticipate

TIMOSHENKO LIBERA - L’ex premier Yulia Timoshenko “ha lasciato l’ospedale di Kharkiv” in auto e ora è libera. Lo riferisce l’agenzia Unian. Il via libera per la sua scarcerazione è stato dato dal Parlamento. Alla notizia della liberazione del leader della Rivoluzione arancione, una folla in festa si è radunata fuori dall’ospedale del carcere di Kharkiv. “Gloria all’Ucraina, Yulia ti aspettiamo”, hanno urlato i sostenitori. Una foto, pubblicata su profilo Twitter ‘Euromaidan’, mostra decine di persone accalcate davanti ai cancelli della struttura dove la Timoshenko è stata ricoverata per problemi alla schiena. Per la figlia Yevgenia, che si è recata al carcere di Kharkiv per assistere alla sua liberazione: “Secondo la legge ucraina, mia madre è già una persona libera”, ha spiegato la ragazza.

LA FUGA DI IANUKOVICH - L'ex presidente è fuggito “nella città di Kharkiv”, seconda più importante del Paese e sua roccaforte elettorale, vicino al confine russo.Per tutta la giornata di oggi è stato giallo sulla sua iniziale scomparsa. Qualcuno, come il deputato dell'opposizione, Oleg Liashko, lo dava in fuga all'Estero. E anche secondo l’agenzia Itar-Tass, l’aereo di Victor Ianukovich non sarebbe mai atterrato a Kharkiv. Da parte sua, il rappresentante del presidente in Parlamento, Iuri Miroshnicenko, aveva detto di non sapere dov'era Ianukovich.

L'IRRUZIONE NELLA CASA - I dimostranti anti-governativi hanno fatto irruzione nella residenza presidenziale di Ianukovich e ne hanno preso il controllo (VIDEO). L'edificio si trova a circa 20 chilometri da Kiev, lungo le rive del Dnipro, nel parco Mezhighiria, dove un tempo c’era anche una residenza governativa per la nomenclatura comunista. Stando ai detrattori, Ianukovich avrebbe privatizzato una casa all’interno dell'enorme parco di 140 ettari e poi, attraverso una serie di atti governativi, avrebbe affittato l’intero parco a due aziende, che hanno demolito gli edifici sovietici per costruirne di nuovi. E le immagini dell'occupazione da parte dei dimostranti della faraonica villa dell'ex capo dello Stato, stanno spopolando sui social network. Nelle immagini si vede un intero zoo, una galeone, un campo da golf sterminato - dove i dimostranti si sono fatti fotografare mentre giocano - allevamenti di pecore, maiali e struzzi, un eliporto.

LA SCALATA DI TURCINOV - Ma Ianukovich oggi non è stato l'unico assente. Volodimir Ribak, uno dei suoi fedelissimi, si è dimesso da presidente del Parlamento. Lo ha fatto con una nota in cui ha giustificato la scelta per "motivi di salute". Il braccio destro di Yulia Timoshenko, Oleksandr Turcinov, ex capo dei servizi segreti ha preso il suo posto. Hanno votato per lui 288 dei 326 deputati presenti. Podo dopo, Turcinov è stato stato eletto anche premier ad interim con 314 voti a favore. Un altro politico vicino alla della Rivoluzione arancione, Arsen Akarov, è invece stato eletto nuovo ministro dell’Interno ad interim. Akarov assume il potente incarico dopo che venerdì è stato destituito il ministro dell’Interno, Vitaly Zakharchenko, inviso all’opposizione e alleato di ferro di Yanukovich, dopo due giorni di carneficina nella capitale. E i deputati orientali e meridionali riuniti a Kharkiv, roccaforte di Ianukovich frenano: "Il Parlamento di Kiev non è legittimo".

L'IRA DELLA RUSSIA - Da Mosca, il ministero degli Esteri interviene sulla questione ucraina e dice: “L’opposizione non ha tenuto fede a nessuno degli impegni presi, ma avanza nuove richieste piegandosi a estremisti armati le cui azioni costituiscono una minaccia diretta alla sovranità dell'Ucraina”.

FUGA DI MASSA - Sarebbero 13, dopo le 28 di ieri, le defezioni odierne.  Secondo l'agenzia Interfax, ameno 41  deputati hanno abbandonato il partito delle Regioni dell'ex presidente ucraino. Il gruppo parlamentare fedele a Ianukovich contava prima 205 deputati su 450. Oleksandr Turcinov, ex capo dei servizi segreti e braccio destro dell’ex premier Iulia Timoshenko, afferma che la maggior parte dei ministri del governo fedele a Ianukovich “sono spariti”, e tra loro anche il ministro dell’Interno, Vitali Zakharcenko, considerato uno dei responsabili dei sanguinosi combattimenti degli ultimi giorni a Kiev.

POLIZIA ED ESERCITO COL POPOLO, "NON INTERVERRANNO" -  La polizia ucraina “serve il popolo” e “condivide il suo desiderio di rapidi cambiamenti”. Lo dice con una nota pubblicata online sul sito del ministero dell’Interno ucraino la “assemblea degli effettivi delle forze dell’ordine”. Sulla stessa scia, il ministero della Difesa fa sapere che le Forze Armate “restano fedeli al popolo ucraino” e non interverranno “in alcuna maniera nel conflitto politico”. La nota ministeriale termina con il motto nazionalista preferito dai manifestanti: “Gloria all’Ucraina!”