Parigi, 24 marzo 2014  -  Un sonoro schiaffo dell'estrema destra a tutte le altre forze politiche in Francia, una sorta di avviso all'Europa intera. E' questo, in sintesi, l'esito delle elezioni amministrative di ieri: il Front National ha segnato un risultato spettacolare, il verdetto uscito dalle urne è contrassegnato da una debacle dei socialisti di Francois Hollande e da un buon risultato della destra moderata dell’Ump. Senza precedenti l’astensionismo che ha sfiorato il 40%, secondo il ministero degli Interni.

L’Ump è andato in vantaggio sia a Parigi, dove invece i pronostici davano in testa la candidata Ps, sia a Marsiglia, dove il candidato Ump è in vantaggio. Nelle due città si andrà al ballottaggio tra due settimane. Invece il FN di Marine Le Pen si è assicurato già al primo turno diverse città del sud, fra queste Perpignan, Avignone, Forbach, Béziers, Fréjus, Tarascon.

In totale, secondo i risultati  annunciati dal ministro degli Interni Manuel Valls, la destra ha raccolto il 46,54% dei voti espressi, la sinistra il 37,74%, l’estrema destra il 4,65% e l’estrema sinistra lo 0,58%. Il voto amministrativo designa per sei anni i consiglieri municipali di circa 36.700 comuni francesi che poi saranno chiamati ad eleggere il futuro sindaco.

PARIGI, KOSCIUSKO-MORIZET ANDRÀ AL BALLOTTAGGIO CONTRO HIDALGO - L’Ile-de-France, la regione parigina, ha visto una netta progressione della destra moderata a detrimento dei socialisti. Contro ogni pronostico, la candidata dell’Ump, Nathalie Kosciusko-Morizet si è piazzata in vantaggio al primo turno, con il 35,64% dei voti. La candidata socialista, Anne Hidalgo, ha raccolto solo il 34,40%. Le due aspiranti sindaco di Parigi andranno al ballottaggio il 30 marzo.

LA GIOIA DI LE PEN - "E’ un raccolto eccezionale per il Fronte nazionale. I francesi si sono ripresi la loro libertà", ha commentato a caldo Marine Le Pen. La leader dell’estrema destra francese ha assicurato totale "libertà di voto" ai suoi elettori in quei comuni dove nessun suo candidato del Front National riuscisse ad andare al ballottaggio del 30 marzo.  “Chiedo - ha aggiunto in un appello  - a tutte le forze euroscettiche d’Europa di allearsi in difesa degli Stati nazione, del ritorno della democrazia, della sovranità dei popoli e delle identità nazionali”, in vista delle elezioni europee di maggio".  Poi ha aggiunto: "Francamente non capisco l’odio di Grillo nei miei confronti. In realtà, i nostri partiti sono d’accordo su molti temi, a partire dalla lotta contro l’euro": Poi la leader del Front National  critica il leader di M5s, che "si limita a contestare senza assumersi le proprie responsabilità". Grillo replica su Twitter: "Nessuno odia Marine Le Pen. Ha però un'appartenza politica diversa dal M5S e per questo non sono possibili accordi. Rien d’autre. Adieu".

I SOCIALISTI - Diversa, invece, la posizione dei socialisti, pronti a replicare il 'soccorso rosso' alla destra gollista come alle presidenziali del 2002 in cui il Ps di Lionell Jospin si turarono il naso e votarono Jaccques Chirac pur di fermare Jean-Marie Le Pen (padre di Marine), che a sorpresa giunse il ballottaggio. L’exploit della ‘nuova’ estrema destra già al primo turno delle municipali francesi ha spinto i socialisti a promettere i propri voti ai candidati gollisti dell’Ump pur di bloccare il Fn. Lo ha affermato la portavoce del governo socialista francese Najat Vallaud-Belkacem secondo la quale, "faremo di tutto per fermare i candidati del Fn".

RENZI CAUTO -  "Il voto in Francia è molto significativo, ma è un voto amministrativo, è un voto locale: è chiaramente un voto di protesta. Anche in Italia accade così: è molto forte il voto di protesta”. Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio Matteo Renzi durante il vertice G7 a L’Aia. "Io non credo che dopo il voto in Francia si debba chiedere all’Europa di riflettere su se stessa perché noi l’avevamo già chiesto prima e continuiamo a dirlo”, ha concluso Renzi.