Mosca, 25 marzo 2014 - Resta incandescente il fronte diplomatico della crisi ucraina. "Ogni alleato della Nato ha la rassicurazione che tutti noi, inclusi gli Stati Uniti, ribadiamo pieno sostegno al concetto di difesa collettiva previsto dall’art.5 del Patto Atlantico", ha detto Barack Obama a proposito di possibili minacce sui paesi baltici. "Ci sono momenti in cui l’azione militare può essere giustificata". Obama ha avvertito: "Ci stiamo organizzando in modo ancora più intenso per fare in modo che ci siano piani di emergenza e tutti gli alleati abbiano delle garanzie. Agiremo in loro difesa qualunque cosa accada: questa è la Nato".

APPROFONDIMENTO L'intervento di Obama

NATO: PRONTI A DIFENDERE ALLEATI  - Il segretario generale della Nato, Anders Fogh Rasmussen, poche ore prima aveva segnalato che l’Alleanza Atlantica è molto preoccupata dall’ammassarsi di truppe russe ai confini dell’Ucraina e ha sottolineato che la Nato ha tutto pronto per difendere gli alleati. "Siamo molto preoccupati dell’ammassarsi di truppe russe lungo le frontiere dell’Ucraina", ha detto nel corso di una conferenza stampa al termine dei colloqui con il premier del Montenegro, Milo Djukanovic. "Tutti i nostri alleati possono essere rassicurati della nostra determinazione ad assicurare una difesa efficace... Abbiamo pronti tutti i piani per assicurare una difesa efficace dei nostri alleati", ha aggiunto. Rasmussen ha inoltre ricordato che l’Alleanza Atlantica ha gia discusso con Kiev come rafforzare le relazioni e la collaborazione con un Paese che non è membro dell’organizzazione.

MOSCA NON ARRETRA - La parte russa "non ha ricevuto notifica" dai colleghi del G8 sulla possibilità di annullamento o rinvio delle attività bilaterali previste al più alto livello, ha detto il portavoce presidenziale Dmitry Peskov, braccio destro di Vladimir Putin. Si tratta, in particolare, della riunione prevista per aprile di consultazioni russo-tedesche al massimo livello, nonché allo stato attuale, un invito a Putin a partecipare agli eventi di giugno in Francia per celebrare il 70esimo anniversario dello sbarco delle truppe alleate in Normandia. La Russia resta comunque interessata a mantenere i contatti con i Paesi del G8, a tutti i livelli: lo ha assicurato il portavoce del presidente Vladimir Putin. I leader del G7, il ‘club’ dei Paesi più industrializzati del mondo di cui non fa parte la Russia, hanno sospeso lunedì le riunioni del G8, a cui partecipa anche la Federazione Russa, fino a quando il governo di Mosca non cambierà politica in Ucraina. Adesso arriva la precisazione del portavoce di Putin: "La Russia continua ad essere pronta ad avere contatti a tutti i livelli, compreso il più alto. Noi siamo interessati a questi contatti".

LA MINACCIA: BASTA SCONTI GAS - Oggi non ci sono più motivi per concedere all’Ucraina sconti per il gas, ha detto Peskov, ricordando che Mosca non deve più rispettare né l’accordo firmato a dicembre da Putin e Ianukovich perché "non c’è un potere legittimo", né l’accordo per l’affitto della base di Sebastopoli, città adesso annessa dalla Russia insieme alla Crimea.

TIMOSHENKO PRONTA A SPARARE A PUTIN - L’ex premier ucraina Iulia Timoshenko si sarebbe detta "pronta a prendere in mano un mitra e sparare in fronte a questo mascalzone" (con riferimento a Putin) in una telefonata con il deputato del partito (filorusso) delle Regioni Nestor Shufrich, intercettata e pubblicata su internet, ma che secondo ‘Iulia’ sarebbe stata in parte manipolata. "La situazione sta andando oltre ogni limite. Bisogna prendere le armi in mano e andare a far fuori questi dannati 'kazap' (vecchio termine ucraino molto spregiativo per definire i russi, ndr) insieme con il loro capo", dice la voce femminile attribuita a ‘Iulia’ nella telefonata resa nota dai media russi, a partire da quelli pubblici. ‘’Userò tutte le mie relazioni, farò sollevare tutto il mondo perché di questa Russia non resti neppure un campo bruciato", aggiunge la stessa voce. Sul suo account Twitter, la Timoshenko ha confermato che ‘’la conversazione ha avuto luogo’’, ma ha precisato che ‘’il passaggio sugli 8 milioni di russi in Ucraina è un montaggio. Infatti ho detto che i russi in Ucraina sono ucraini’. ‘’Hello Fsb’’ (i servizi segreti russi, ndr)’’, conclude, scusandosi per il linguaggio "osceno".

DIMISSIONI MINISTRO DIFESA UCRAINO - Dopo averle inizialmente respinte, il Parlamento ucraino, in una seconda votazione, ha accolto le dimissioni presentate stamani dal ministro della Difesa, l’ammiraglio Ihor Tenyukh, nel fuoco delle polemiche per la gestione delle truppe ucraine in Crimea, penisola sul Mar Nero annessa la scorsa settimana dalla Russia. Su un totale di 450 parlamentari della Verkhovna Rada, in 228 hanno approvato le dimissioni, dopo una prima votazione in cui solo 197 deputati si erano espressia favore. La Rada ha anche nominato il generale Mykhailo Koval nuovo ministro della Difesa con 251 voti sui 314 presenti.

UCRAINA: DA USA AIUTI A KIEV - Le decisioni e le azioni della Russia con l’annessione della Crimea “minano le basi dell’architettura della sicurezza globale e mettono a rischio pace e sicurezza in Europa, la Crimea è parte integrante dell’Ucraina e gli Stati Uniti continueranno ad aiutare l’Ucraina ad affermare la sua sovranità e l’integrità territoriale”. Lo affermano in una nota comune Usa e Ucraina definita a margine del vertice sulla sicurezza nucleare. Nella nota si aggiunge che Usa e Ucraina continueranno a “collaborare per prevenire la proliferazione nucleare, migliorando la capacità dell’Ucraina di rilevare materiali nucleari ai suoi confini, per fornire difesa fisica a siti con materiale nucleare e radioattivo e mantenere un sistema di controllo delle esportazioni adeguato”.

IRONIA NEW YORKER: IL G1 DI PUTIN - Ironia del New Yorker sul “non escluso” Vladimir Putin. Dopo che i leader del G7, riuniti all’Aja, hanno confermato di non partecipare al summit G8 di Sochi, sull’onda della crisi ucraina, e mentre il ministro degli Esteri di Mosca Sergei Lavrov poco prima aveva dichiarato: “Nessuno può cacciarci”, il periodico Usa più snob ha pubblicato un post dell’umorista Andy Borowitz: “Putin annuncia uno storico summit G1”. Secondo la parodia di Borowitz, scritta in uno stile che volutamente richiama la struttura dei messaggi del Cremlino in perfetto inglese e tesa ad alleggerire la tensione, continua: “lo stesso Putin si dice deliziato dalla presenza della Russia” perché é di “buon auspicio per il G1 avere la partecipazione di tutti i suoi paesi membri”.