Shanghai, 26 marzo 2014 - Satelliti francesi hanno individuato almeno 122 oggetti galleggianti nel tratto di mare dell'Oceano Indiano dove si presume si sia inabissato il volo della Malaysian Airlines MH370 teoricamente diretto a Pechino e per ragioni ancora ignote volato agli antipodi l'8 marzo scorso con 239 persone a bordo. Lo riferiscono le autorità della Malaysia secondo notizie rimbalzate in Cina. Secondo le informazioni riprese dai media cinesi, i 122 oggetti appaiono con molta probabilità riconducibili all'aereo caduto. L'annuncio è stato dato dal ministero malese dei trasporti in carica, Hishammuddin Hussein. Le immagini del satellite francese, sono state scattate lo scorso 23 marzo e i 122 oggetti sono stati localizzati a circa 2557 chilometri da Perth. Uno di questi oggetti, che comunque non sono stati ancora ufficialmente identificati, supera i 23 metri di lunghezza.

RICERCHE A VASTO RAGGIO - Centinaia di familiari di passeggeri del volo MH370 della Malaysia Airlines sono attesi nei prossimi giorni a Perth, nella speranza che le ricerche in corso consentano di recuperare i corpi delle vittime. Dopo oltre due settimane di incertezze, le autorità della Malaysia hanno annunciato che l'aereo è con ogni probabilità precipitato nell'Oceano Indiano a circa 2500 km dalla capitale dell'Australia Occidentale. Il governo australiano ha accettato di esentare i familiari dei passeggeri dal costo dei visti, e il primo ministro Tony Abbott ha assicurato che continuerà a destinare mezzi e risorse alle ricerche, perché "i parenti delle vittime meritano di sapere cosa sia successo". Il premier dell'Australia Occidentale, Colin Barnett, prevede che il numero di familiari cinesi sarà nell'ordine delle centinaia. "Come governo statale faremo il possibile per rendere la loro visita più piacevole e serena nelle circostanze. Li ospiteremo e ci prenderemo cura di loro", ha detto.

ASSISTENZA PSICOLOGICA' - Secondo il presidente dell'associazione della comunità cinese di Perth, Sammy Yap, le famiglie avranno bisogno di supporto emotivo e logistico. "La cosa principale è che parliamo la lingua, comprendiamo la cultura, sappiamo di cosa avranno bisogno. Per chi avrà bisogno di assistenza o di consolazione, abbiamo una rete di persone che ci aiuteranno", ha aggiunto, ricordando l'importanza nella tradizione cinese di recuperare il corpo di una persona cara.

AREA IMMENSA -  L'authority australiana per la sicurezza marittima, che sta coordinando le ricerche nella zona meridionale dell'oceano Indiano, ha fatto sapere che oggi i soccorritori si concentreranno su una zona di 80mila chilometri quadrati a circa 2mila chilometri a sudovest di Perth. Navi e aerei stanno cercando possibili rottami trasportati dalle onde lontano dal sospetto luogo dello schianto. L'ufficio meteorologico australiano ha avvertito che secondo le previsioni il tempo peggiorerà nuovamente a partire da domani.

SCATOLA NERA - Le ricerche dei rottami e dei registratori di dati di volo potrebbero durare anni. Ci sono voluti infatti due anni per localizzare la scatola nera del jet di Air France caduto nell'oceano Atlantico durante il volo da Rio de Janeiro per Parigi nel 2009, nonostante si sapesse quasi da subito dove si era schiantato il velivolo. Le batterie delle scatole nere del Boeing 777 di Malaysia Airlines dovrebbero durare almeno un mese, dopodiché i dispositivi smetteranno di emettere un segnale.