Parigi, 30 marzo 2014 - Si è concluso a Parigi l’incontro tra il segretario di Stato Usa, John Kerry, e il ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov, destinato a discutere la crisi in Ucraina. I due sono stati a colloquio per quattro ore, nel corso delle quali hanno anche cenato.

KERRY - Dopo la fine del bilaterale, il segretario di Stato statunitense ha parlato con i consiglieri e in seguito ha fatto appello alla Russia affinché ritiri le sue truppe dalla frontiera ucraina, aggiungendo che nessuna decisione può essere presa senza la partecipazione dell’Ucraina.

LAVROV - Washington e Mosca hanno posizioni “divergenti” sulla crisi ucraina, ma sono d’accordo per continuare a parlare per arrivare ad una “soluzione diplomatica”. Lo ha detto il ministro russo Sergej Lavrov dopo l’incontro con Kerry. Lavrov ha anche insistito per una soluzione federale per l’Ucraina ritenendo che il federalismo sia “una componente molto importante per le riforme” costituzionali da fare in Ucraina.

Ieri era emersa una nuova possibilità di dialogo, verso una costruzione federale dell’Ucraina. “A essere onesti”, aveva detto il ministro degli Esteri russo nei giorni scorsi “per lo Stato ucraino noi non vediamo altra via da percorrere che una sua federalizzazione”. Intanto, per “prudenza” il ministro della Difesa Usa, Chuck Hagel, ha ordinato il rientro anticipato del generale, comandante delle truppe americane in Europa, il generale Philip M. Breedlove che si trovava a Washington per delle audizioni al Congresso, per la “mancanza di trasparenza” sui movimenti delle truppe russe al confine con l’Ucraina e alla luce “dell’incertezza” della situazione.