Mokpo (Corea del Sud), 17 aprile 2014 - Sul traghetto affondato ieri in Corea del Sud (GUARDA LE FOTO) non è stato dato immediatamente l’ordine di evacuazione, poiché l’equipaggio in cabina di comando ha cercato di stabilizzare l’imbarcazione quando questa ha iniziato a inclinarsi. Lo ha dichiarato ad Associated Press Oh Yong-seok, uno dei membri dell’equipaggio salvati dal naufragio, affermando che il primo ordine del capitano ai passeggeri è stato di indossare i giubbotti salvagente e aspettare ai propri posti, mentre veniva inviato il segnale di soccorso. È stato solo 30 minuti dopo, ha detto Oh, che il capitano ha ordinato di abbandonare la nave.

Il ritardo ha impedito a molti passeggeri di tentare di mettersi in salvo, poiché il traghetto era talmente inclinato da impedire ogni movimento. Per questo motivo si ritiene che la maggior parte dei 287 passeggeri dispersi si trovi ancora all’interno del traghetto, sommerso quasi per intero. I morti confermati del naufragio sono nove, ma si teme un drastico incremento delle vittime a causa del lungo tempo passato dall’incidente e dalla temperatura rigida delle acque in cui la nave è affondata.

SMS DALLA NAVE - Secondo quanto riporta il Wall Street Journal, sarebbero stati inviati alcuni sms dall'interno della nave. Gli sms sarebbero stati mandati da studenti intrappolati nella parte sommersa della nave, probabilmente in zone con una sacca d’aria, e descrivono corpi senza vita nei corridoi e una manciata di sopravvissuti rifugiati nelle cucine. Lo scrive il Wall Street Journal. "Non sono morto", dice uno dei messaggi. “Per favore fate sapere che ci sono persone vive all’interno della nave”, si legge su un altro sms, la cui autenticità non è stata ancora verificata.

IL BILANCIO - È salito a nove morti il bilancio delle vittime del naufragio di un traghetto in Corea del Sud, colato a picco ieri con 475 persone a bordo. Cinque dei morti facevano parte dei 325 studenti di una scuola superiore, che si trovavano a bordo per andare in gita all’isola di Jeju, mentre altri due erano insegnanti. Le ultime due vittime sono un uomo slegato dal gruppo scolastico e una donna che faceva parte dell’equipaggio. (FOTO)

I sopravvissuti sono invece 179. Le ricerche di eventuali sopravvissuti proseguono, ma sono ostacolate dalle forti correnti, dalla pioggia e dalla scarsa visibilità. Al momento i dispersi sono 287 ma le autorità temono un drastico aumento delle vittime, a causa del lungo tempo passato dall’incidente e delle rigide temperature delle acque in cui il traghetto è affondato. Un portavoce della guardia costiera, Kim Jae-in, ha dichiarato che nei prossimi due giorni arriveranno sul posto tre navi dotate di gru che contribuiranno al recupero dell’imbarcazione.

LE RICERCHE - I sommozzatori, ha aggiunto, hanno lavorato senza sosta nel tentativo di entrare nel relitto, ma finora le correnti lo hanno impedito. Kim ha inoltre affermato che gli ufficiali della guardia costiera stanno interrogando il capitano, ma non ha voluto dare alcun dettaglio né fare ipotesi sulla causa dell’affondamento. Ha infine smentito una precedente notizia fatta circolare dall’agenzia di stampa Yonhap, in base alla quale l’imbarcazione si sarebbe ribaltata perché avrebbe effettuato una virata ad alta velocità quando avrebbe dovuto eseguirla più lentamente. A partire da oggi, ufficiali della guardia costiera e vari tipi di esperti si riuniranno a Mokpo, vicino al luogo del disastro, per discutere le cause dell’incidente.

IL CAPITANO: DISPIACIUTO - “Sono davvero dispiaciuto e mi vergogno profondamente. Non so cosa dire”. Sono le parole del capitano del traghetto affondato ieri al largo delle coste meridionali della Corea del Sud, il 60enne Lee Joon-seok, riportate dal canale tv YTN e dall’agenzia di stampa Yonhap.