Washington, 19 aprile 2014 - Il segretario di Stato americano John Kerry è tornato sull’accordo per l’Ucraina, raggiunto due giorni fa nel vertice a quattro di Ginevra, in una telefonata con il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov: secondo quanto riferito da fonti del Dipartimento di Stato, il capo della diplomazia Usa ha chiamato l’interlocutore per sollecitare una “piena e immediata” attuazione dell’intesa. “Il segretario ha messo bene in chiaro che i prossimi giorni saranno cruciali affinché tutte le parti in causa applichino quanto previsto dall’accordo”, hanno spiegato le fonti, “e in particolare il disarmo di tutti i gruppi armati illegali, e il ritorno ai legittimi proprietari di tutti gli edifici occupati illegalmente”. Quanto alla missione di mediazione che il documento attribuisce all’Osce, l’Organizzazione per la Cooperazione e la Sicurezza in Europa, Kerry ha ricordato a Lavrov che riveste un “ruolo di grande importanza”, ed esige quindi il sostegno di tutti.

Conclusa la telefonata, è toccato alla portavoce del Dipartimento esporre ulteriormente la questione: “Nei prossimi giorni verificheremo se l’accordo di Ginevra funziona, e se lo si adempie”, ha affermato Jen Psaki. “Io credo che la risposta chiara alla domanda su quale sia il contributo della Russia e’ che, se non si assume un ruolo proprio, e se non prende i provvedimenti che deve prendere, allora ci saranno conseguenze, e senza dubbio”, ha ammonito, “ve ne saranno proprio per la Russia”.

Kerry ha infine telefonato anche al premier ucraino ad interim Arsenyi Yatsenyuk, che ha elogiato per l’annunciata amnistia a favore dei separatisti filo-russi che accetteranno di deporre le armi, e per le altre misure adottate in armonia con l’intesa ginevrina.