Katmandu, 21 aprile 2014 - La tragedia di venerdì, in cui hanno perso la vita 16 sherpa, ha spinto guide e personale di sostegno alle scalate a decretare il 2014 come ‘Anno nero dell’Everest’. In dubbio le numerose spedizioni che stanno già preparando l’ascensione a partire da maggio.

Ieri, nel campo base della regione di Khumbu , centinaia di nepalesi hanno partecipato ad una riunione in cui, oltre a decretare il 18 aprile come ‘Giorno nero dell’Everest’ ed il 2014 come ‘Anno nero dell’Everest’, lanciato un ultimatum al governo nepalese di sette giorni.

Se non verranno accettate le richieste economiche e di sicurezza presentate, si avverte, “la stagione di ascensioni alla vetta dell’Everest sarà annullata”. Questo colpirebbe 334 scalatori di 41 paesi divisi in 31 squadre e appoggiati da uno staff di 400 persone, molti dei quali sono già sul posto.

L’autorità governativa nepalese che autorizza le spedizioni, scrive oggi il quotidiano The Himalayan Times, ha già incassato circa 300 milioni di rupie nepalesi (oltre 2,2 milioni di euro) che nel caso di annullamento della stagione dovrebbe restituire alle agenzie specializzate in alpinismo.

A prescindere dalle decisioni di sherpa e staff di sostegno, numerosi responsabili di spedizioni internazionali hanno gia’ annunciato la sospensione dei loro programmi per quest’anno.

Ed anche Discovery Channel ha annullato l’impresa sportiva dell’americano Joby Ogwyn, amante degli sport estremi, che progettava di salire sulla vetta l’11 maggio per poi lanciarsi in volo libero con una speciale tuta alare.