Washington, 22 aprile 2014 - In rotta verso l’Asia, dove in sette giorni visiterà quattro Paesi, il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, farà un’ unica tappa domestica nella zona della frana nello stato di Washington dove 41 persone hanno perso la vita, e altre risultano ancora disperse, dallo scorso 22 marzo. Il presidente vuole incontrare i sopravvissuti delle piccola cittadina di Oso(FOTO), a un’ora di auto da Seattle, dove gli esperti medici devono ancora concludere l’identificazione di tutte le vittime ad un mese esatto dalla tragedia.

In Asia, Obama incontrerà i capi di stato di Giappone, Corea del Sud, Malesia e Filippine: terrà discorsi e risponderà alle domande dei giornalisti durante almeno quattro conferenze stampa. Il presidente americano aveva dovuto cancellare il suo viaggio in Asia dello scorso autunno a causa dello “shutdown” dell’amministrazione federale. L’obiettivo del viaggio è quello di rassicurare gli alleati del Pacifico sugli impegni Usa verso l’area sul fronte della sicurezza e del commercio, anche per controbilanciare la crescente influenza della Cina nel continente.

Fin dal suo primo mandato alla Casa Bianca, Obama aveva manifestato l’intenzione di spostare il focus della politica estera verso l’Asia ma da allora le tensioni con l’Iran e la più recente crisi in Ucraina hanno mantenuto alta l’attenzione sul Medio Oriente e sull’Europa. “Credo che nella regione si lamenti un certo grado di distrazione da parte degli Stati Uniti”, ha commentato durante un incontro con i giornalisti la scorsa settimana Victor Cha, adviser del Center for Strategic and International Studies nonché ex consigliere del presidente George W. Bush sulle questioni asiatiche.

“Non lo dicono apertamente ma a porte chiuso penso si chiedano dove sia finito questo interesse - ha osservato Cha - e un forte messaggio sull’impegno Usa credo che sarebbe un modo importante per cercare di compensare questa distrazione o almeno per colmare parzialamente il gap”.

La Casa Bianca ha tenuto a precisare come ci sia “una grossa fetta del governo impegnata a portare avanti gli interessi americani in Asia e io rientro in questo gruppo”, ha detto Evan Medeiros, direttore degli Affari Asiatici di Obama. E se non sono attesi annunci clamorosi durante la visita, il presidente americano sottolinearà i progressi sugli accordi commerciali e sottolineerà l’intesa di cooperazione militare con le Filippine in corso di negoziazione che potrebbe far crescere la presenza delle truppe Usa nella regione dove la Cina spinge per un maggior controllo.

La crisi in Ucraina resta sullo sfondo. Le sanzioni commerciali contro la Russia minacciata dagli Usa preoccupano Paesi come il Giappone che hanno già le loro dispute territoriali con la Cina. La visita di Obama coincide inoltre con due terribili tragedie nel continente, la scomparsa dell’aereo della Malaysian Airlines e il traghetto pieno di liceali affondato in Corea. Gli americani offriranno il loro supporto. “Questo viaggio ha un’agenda positiva - ha commentato venerdì il consigliere per la Sicurezza Nazionale Susan Rice - è un’occasione per rafforzare e modernizzare le nostre alleanze e partnership”.