Ramallah (Cisgiordania), 22 aprile 2014  - Se i colloqui di pace con gli israeliani falliranno, Mahmoud Abbas potrebbe sciogliere l’Autorità nazionale palestinese (Anp) e consegnare a Israele la responsabilità per i suoi 2,5 milioni di cittadini. Lo ha detto lo stesso presidente palestinese a un gruppo di giornalisti israeliani in visita a Ramallah, in Cisgiordania, aggiungendo che le politiche dello Stato ebraico hanno reso il suo governo impotente.

Se Israele continuerà su questa strada, ha dichiarato Abbas, “che venga qui e gestisca” questo territorio. Tra una settimana finirà il periodo di nove mesi entro cui il segretario di Stato Usa John Kerry sperava di trovare un’intesa sui punti chiave del futuro accordo di pace tra le due parti del conflitto in Medioriente. Per il momento i colloqui sulle condizioni per l’estensione dei negoziati sono bloccati e le due parti non hanno fatto progressi sulle questioni principali. I contatti, ha assicurato Abbas, saranno mantenuti anche dopo la scadenza del 29 aprile, ma affinché riprendano i colloqui Israele dovrà fermare le costruzioni in insediamenti.

E AL-FATAH E HAMAS INTANTO SI RIAVVICINANO - Rappresentanti di Hamas e al-Fatah si sono incontrati nella Striscia di Gaza per colloqui di riconciliazione. Hamas, ha detto il primo ministro di Gaza Ismail Haniyeh, è “aperto all’unità” e accoglie con favore i partner di al-Fatah.