Mosca, 23 aprile 2014 - La Duma russa ha approvato il controverso disegno di legge che rafforza i controlli su internet, costringendo gli autori dei blog più noti, quelli con più di tremila visite al giorno, a registrarsi presso l'agenzia per i diritti dei consumatori Rospotrebnadzor. Lo riporta sul proprio sito l'emittente Russia Today, precisando che il provvedimento è stato approvato in via definitiva ieri. La misura introduce per la prima volta nella legge russa la definizione di 'blogger' e obbliga gli autori a firmare gli articoli con i loro nomi veri. Ai blogger sarà inoltre vietato pubblicare informazioni di carattere estremista o terroristico, promuovere la pornografia o la violenza e usare un linguaggio volgare. Per le persone che non rispetteranno la legge sono state previste multe tra 10mila e 30mila rubli.

SOCIAL NETWORK - La  legge obbliga anche tutte le società di comunicazione on line, comprese quelle straniere, di conservare per sei mesi sul territorio russo tutti i messaggi degli utenti. In teoria quindi, stando al sito Lenta.ru, anche le compagnie straniere come Google (Gmail), Facebook e Microsoft (proprietaria di Skype) sono tenute ad avere server nel Paese, allo stesso modo delle russe Yandex, Mail.ru o Vkontakte. Ma secondo Konstantin Trapaidze, esperto di diritto aziendale, contattato sempre da Lenta.ru, ''le società straniere di servizi internet non ricadono sotto la giurisdizione russa, pertanto su di loro le autorita' federali non hanno reali strumenti giuridici di influenza''. ''Se Google o Microsoft rifiutano di installare server in Russia - ha aggiunto l'avvocato - Mosca non puo' fare nulla per obbligarle, l'unico modo è bloccare l'accesso ai loro servizi su tutto il territorio''. "La legge è un altro passo verso il rafforzamento del controllo statale su internet in Russia e avra' un impatto negativo sullo sviluppo del settore nel Paese", ha commentato il portavoce di Yandex