Roma, 30 aprile 2014 - In OKlahoma più di quaranta minuti di agonia per un condannato a morte con un nuovo tipo di iniezione letale hanno obbligato le autorità locali a rinviare una seconda esecuzione prevista per questa notte.

ORRIBILE FINE - Pochi minuti dopo l'iniezione dei farmaci, il direttore delle prigioni di questo Stato del sud,
Robert Patton, ha ordinato la fine dell'esecuzione del prigioniero, Clayton Lockett, dichiarato incosciente. Lockett, condannato per aver sparato a una donna di 19 anni nel 1999 e per averla poi seppellita viva, ha però iniziato ad agitarsi e contrarre i muscoli ed è stato dichiarato morto per "arresto cardiaco" solo 43 minuti dopo l'inizio della procedura di esecuzione.

LA DECISIONE - A seguito dei problemi riscontrati con la nuova iniezione letale, il direttore delle prigioni ha decretato il rinvio di 14 giorni dell'esecuzione di Charles Warner, prevista inizialmente nella notte italiana. La condanna alla pena capitale dei due uomini era stata oggetto di polemiche nelle scorse settimane, dopo che i due condannati erano riusciti a bloccare le esecuzioni sostenendo che mantenere il segreto sulle sostanze letali da iniettare violasse la Costituzione.

GIUDICE SFOTTENTE - La risposta del giudice Steven Taylor era stata inequivocabile: i condannati a morte non hanno diritto di sapere quale sostanza verrà loro somministrata, così come chi viene ucciso con la sedia elettrica non deve sapere quale è la società che fornisce l'energia per la scossa fatale, e chi viene impiccato non ha ragione di conoscere il materiale delle corda del cappio.

BOICOTTAGGIO EUROPEO - La vicenda è solo l'ultima di una serie legata alla somministrazione di nuovi cocktail letali nei penitenziari americani per far fronte all'esaurimento delle scorte di pentobarbital, un barbiturico ad azione rapida che i fornitori europei si rifiutano di vendere per ragioni etiche.