Slaviansk (Ucraina), 2 maggio 2014 - Un’alba di guerra su Slaviansk questa mattina (FOTO). Le forze armate ucraine hanno sferrato un attacco sulla roccaforte filorussa nell’Est del paese dove esattamente una settimana fa sono stati sequestrati gli osservatori dell’Osce. Si calcolano due morti tra le fila governative, e tre elicotteri abbattuti - o danneggiati seriamente con sistemi missilistici portatili - e un morto tra i sostenitori di Mosca, o come preferiscono i media russi "della federalizzazione". Molti i feriti. Il presidente ad interim ucraino Olexandr Turchynov ha affermato però oggi che diversi ribelli filorussi sono stati uccisi oggi durante l’offensiva lanciata all’alba dalle forze armate ucraine contro le roccaforti degli insorti nell’est dell’Ucraina. Gli ucraini sinora sono riusciti a riprendere il controllo di metà della città. Con 10 posti di blocco e un tentativo sventato di assalto ai treni da parte dei ribelli. "C’è una vera e propria battaglia in corso, ci sono piloti morti e feriti", ha scritto sul suo Facebook il ministro dell’Interno facente funzioni Arsen Avakov, secondo il quale, "l’operazione procede secondo i piani". "Siamo qui insieme con il ministro della Difesa", ha detto. VIDEO

49 MORTI IL BILANCIO TOTALE- Il bilancio ufficiale odierno delle vittime in Ucraina è di almeno 49 morti. A Slavyansk hanno perso la vita tre ribelli, due civili, e due piloti di altrettanti elicotteri abbattuti dagli insorti. A Odessa, ha riferito il governo di Kiev, sono morte almeno 38 persone: una trentina intossicata o asfissiata dal fumo di un incendio nella sede dei sindacati, appiccato dai separatisti. Poche ore prima nella città portuale sul Mar Nero vi erano stati violenti scontri tra filorussi e lealisti: in quelle violenze almeno quattro persone avevano perso la vita.

TENSIONE ANCHE A ODESSA - Scontri tra separatisti filorussi e lealisti sono avvenuti a Odessa, città portuale sul Mar Nero. Centinaia di militanti hanno attaccato servendosi di bastoni una manifestazione per l’unità nazionale alla quale partecipavano circa 1500 persone. La polizia è intervenuta per separare i due campi, nei quali si contano morti e diversi feriti.

FILORUSSI: INCENDIO APPICCATO DA LEALISTI KIEV - L’incendio a Odessa nel quale 38 persone sono morte mentre un’altra cinquantina è rimasta ferita, secondo una prima ricostruzione anche di media ucraini, sarebbe stato appiccato dalle frange più radicali dei filo Kiev all’edificio dell’Unione dei sindacali, dove si erano rifugiati i filorussi dopo gli scontri in città nei quali erano decedute quattro persone.  Scontri ai quali hanno partecipato gli ultra delle squadre di calcio di Odessa e Kharkiv, schierati con gli attivisti filo Maidan. Secondo alcune fonti russe, alcuni dei filo Mosca lanciatisi dalle finestre per sfuggire alle fiamme e sopravvissuti alla caduta sarebbero stati circondati e bastonati dagli attivisti più estremisti. Nell’incidente sono rimaste ferite anche una cinquantina di persone, compresi dieci ufficiali di polizia.

MOSCA: INDIGNATI PER STRAGE A ODESSA - “La Russia apprende con indignazione le notizie sui nuovi crimini commessi a Odessa e chiede a Kiev e ai suoi sostenitori occidentali di mettere fine all’anarchia e assumersi le loro responsabilità davanti al popolo Ucraino”. E’ quanto scrive il ministero degli Esteri russo, in una nota. “Questi tragici eventi - si legge nel comunicato del ministero degli esteri russo - sono considerati da Mosca come un nuovo segno dell’irresponsabilità criminale delle autorità di Kiev, che favorisce i nazionalisti radicali, tra i quali Pravi Sektor, che portano avanti una campagna di terrore contro i sostenitori di una federazione e il reale cambiamento nazionale”.

L'IRA DI PUTIN - Il Cremlino è furioso. Per il presidente russo Vladimir Putin il raid avviato nell’Est dell’Ucraina è un “atto criminale”. Lo ha detto il portavoce presidenziale Dmitry Peskov, specificando che il capo di stato russo riceve tutte le informazioni sulla situazione nel sud - est dell’Ucraina in relazione con l’inizio “dell’operazione punitiva lì, che coinvolge le forze armate” ucraine, tra cui aerei militari. “In effetti, mentre la Russia sta compiendo sforzi di de-escalation e per risolvere il conflitto, Kiev è passata al combattimento aereo prendendo di mira insediamenti pacifici, e ha lanciato un’operazione punitiva, distruggendo efficacemente l’ultima speranza per la vitalità degli accordi di Ginevra”, ha detto il portavoce del presidente.

NUOVE MINACCE - Mosca è inoltre allarmata per il possibile coinvolgimento di stranieri nel raid a Slaviansk e insiste "per evitare qualsiasi interferenza esterna in ciò che sta accadendo in Ucraina". Lo ha detto in un comunicato il ministero degli Esteri russo, parlando di informazioni relative alla presenza di “stranieri a Slaviansk di lingua inglese”. In particolare sarebbero state intercettate comunicazioni in lingua inglese via radio, secondo i filorussi. La Russia ha già espresso la preoccupazione che nell’Est dell’Ucraina ci siano forze aggiuntive all’esercito ucraino, con rappresentanti di Greystone, una società privata, formalmente registrata alle Barbados. Washington ha detto di non aver trovato alcuna prova del coinvolgimento della società di sicurezza degli Stati Uniti negli avvenimenti in Ucraina. E la stessa Greystone ha negato qualsiasi coinvolgimento.

IL CASO DEGLI OSTAGGI OSCE - Il blitz di Kiev a Sloviansk ritarderà la liberazione degli osservatori militari dell’Osce: lo ha detto in una conferenza stampa Denis Pushilin, autoproclamato presidente della Repubblica popolare di Donetsk. "Questo attacco a Sloviansk ritardera’ la liberazione dei membri dell’Osce, la decisione di liberarli non è ancora stata presa", ha dichiarato.

UE - Procedere all’applicazione degli accordi di Ginevra "al più presto possibile" e fare di tutto per evitare un’escalation della tensione in Ucraina. Questo l’appello lanciato dalla Ue, attraverso il portavoce della Commissione Europea, davanti agli ultimi avvenimenti in Ucraina e alla crescente tensione nell’area. Non ci saranno interruzioni nelle forniture di gas, almeno per ora, perché sono state garantite fino alla fine di maggio. Questa è inoltre l’assicurazione fornita dal commissario Ue all’energia Guenther Oettinger al termine dell’incontro avuto a Varsavia con i ministri dell’energia di Ucraina e Russia. Il commissario ha riferito che entro il mese di maggio ci saranno altri due incontri trilaterali. “Non vogliamo una escalation della situazione nel campo del gas”, ha sottolineato Oettinger.

USA-GERMANIA - Barack Obama e Angela Merkel a colloquio alla Casa Bianca, nel pieno della crisi internazionale scatenata dall’annessione russa della Crimea e dalle tensioni nell’est dell’Ucraina. Siamo "uniti" nel sostenere l’Ucraina e nell'"imporre costi sulla Russia per le sue azioni, incluse sanzioni coordinate", ha detto il presidente degli Stati Uniti. Obama ha aggiunto: "Siamo scovolti dal trattamento riservato agli osservatori" internazionali.  Obama ha detto che se la Russia dovesse interferire nelle elezioni del 25 maggio in Ucraina, arriveranno "dure sanzioni" che avranno conseguenze sulla crescita e sull’economia di Mosca.