Mosca, 9 maggio 2014 - Il presidente russo, Vladimir Putin, è arrivato a Sebastopoli, in Crimea, per la sua prima visita dall’annessione unilaterale della penisola ucraina, il 21 marzo. Il capo del Cremlino ha assistito alla parata terrestre, aerea e navale con di più di mille militari, 70 aerei ed elicotteri da guerra, una decina di navi nella baia di Sebastopoli . Putin ha definito la giornata "la festa principale per il Paese".

IL DISCORSO - "E' stata ristabilita la verità storica" ha scandito il leader del Cremlino."Crimea e Sebastopoli sono tornati alla loro madrepatria. Sebastopoli non si è mai arresa al nemico nazista". Putin ha inoltre ringraziato i veterani della Grande Guerra Patriottica, sottolineando il loro "enorme contributo morale" al ritorno della Crimea e di Sebastopoli "al loro paese d'origine madrepatria" ossia, secondo Putin, alla Russia. Per Putin, "le generazioni, che sono cresciute a Sebastopoli, sono rimaste fedeli" a tale contributo morale, "lottando su questa terra, proteggendo la Russia".

KIEV 'CENSURA' - Il ministero degli Esteri ucraino ha definito la visita di Putin in Crimea come una "provocazione". Kiev, a costo di rendersi ridicola, ha espresso "la più dura protesta per la visita non autorizzata". "Fai un passo indietro dal baratro e tieni fede ai tuoi impegni internazionali": così invece si è espresso il segretario generale della Nato, Anders Fogh Rasmussen, rivolgendosi al presidente russo Vladimir Putin, durante un intervento all’università di Tallin, in Estonia. "Consideriamo la visita di Putin in Crimea inopportuna", dice ancora Rasmussen. Ma lo 'zar' sembra aver il pieno controllo della situazione. Quanto meno in Crimea. Sono Usa e Ue ad arrancare, ora che hanno scoperto la debolezza e l'estremismo della leadership di Kiev.

LO 'ZAR' SULLA PIAZZA ROSSA - La lunga giornata patriottica di Putin era cominciata stamattina a Mosca con la parata annuale del Giorno della vittoria, in cui la Russia celebra la capitolazione della Germania nazista nella seconda guerra mondiale. Circa 11mila soldati, mezzi terrestri e aerei hanno marciato nella piazza Rossa sulle note dell'inno nazionale, di canzoni patriottiche. La cerimonia è stata aperta da Vladimir Putin, il quale non ha fatto alcun riferimento alla situazione in Ucraina, concentrandosi invece sull’importanza storica della vittoria sulla Germania nazista. In Russia la Giornata della vittoria è una festività ed elemento chiave dell’indentità nazionale, in cui si riflette sulle enormi sofferenze del Paese e si rende omaggio ai milioni di vittime del secondo conflitto mondiale. La giornata assume anche un valore di prova di forza e orgoglio nazionale per le forze armate.

IL CAMPO DI BATTAGLIA - Intanto in Ucraina si combatte a Mariupol, città portuale del sudest ucraino, dove è in corso l’operazione "antiterrorismo" delle forze regolari ucraina contro i separatisti filorussi. I media ucraini riferiscono di morti (almeno 21) e feriti. Una troupe della tv britannica ITV News ha scritto su Twitter di aver visto usare armi pesanti e il fumo dei pneumatici in fiamme levarsi sulla città. "Appena filmato grossi scontri nel centro di Mariupol. Cecchini ovunque. Fucili pesanti. Un uomo è stato colpito accanto a me. Fumo nero sulla città", ha scritto il cameraman Daniel Demoustier. Nel centro di Mariupol ci sono carri armati ucraini.

CAMPO DI BATTAGLIA - Tra i feriti a Mariupol c'è anche un giornalista freelance della Ruptly, l'agenzia video del gruppo Rt (Russia Today). Ne dà notizia la stessa emittente, precisando che il producer è stato colpito mentre cercava di filmare gli scontri fra truppe ucraine e forze separatiste. Con un tweet, Rt ha fatto sapere che "nonostante il giubbotto anti-proiettile, ha subito una ferita allo stomaco" ed è stato portato in ospedale.