Roma, 26 maggio 2014 - Petro Poroshenko, il magnate ucraino che ieri ha vinto le elezioni, ha ribadito la volontà di avviare un dialogo con la Russia ma ha avvertito che non negozierà con i "terroristi" filo-russi che vogliono trasformare l’est del Paese "nella Somalia".

La volontà di proseguite nell’offensiva antiterrorismo, rendendola anzi "più efficiente", si è subito tradotta in un contrattacco all’aeroporto internazionale Prokofeev di Donetsk, espugnato con un blitz notturno dalle milizie separatiste. Kiev ha risposto con il lancio di paracadutisti sullo scalo e con un bombardamento aereo in cui due elicotteri da combattimento ucraini hanno colpito il terminal principale dello scalo, uccidendo due persone.  Secondo dei testimoni oculari, alcuni giornalisti stranieri sarebbero finiti sotto il fuoco di un cecchino. La notizia è stata confermata anche dall'agenzia russa Itar-Tass, secondo la quale diversi reporter sarebbero bloccati nella zona degli scontri (FOTO).

Sono due i morti negli scontri intorno alla stazione di Donetsk di oggi pomeriggio: lo riferisce l’agenzia russa Interfax, precisando che un bambino è rimasto ferito. Il comune di Donetsk ha suggerito ai cittadini di restare nelle proprie case dopo gli intensi combattimenti tra truppe ucraine e separatisti filorussi che “hanno provocato vittime tra i civili”. “Controllate i vostri bambini. Cercate di non uscire di casa, salvo emergenze”, ha dichiarato il primo cittadino Olexandre Lukiantchenko in un comunicato sul sito del comune.

DONETSK, UCCISI 24 FILORUSSI IN AGGUATO - E’ di “almeno 24 uccisi” il bilancio di un attacco a un camion che trasportava miliziani separatisti feriti a Donetsk. Lo scrive Itar-Tass, citando testimoni. Il governatore dell’autoproclamata Repubblica popolare, Pavel Gubarev, afferma invece che i morti sono 35. La notizia non è verificabile indipendentemente.

FILORUSSI: VENITE A PRENDERE ROCCHELLI - I filorussi a Sloviansk si dicono disponibili a restituire le salme del fotoreporter italiano Andrea Rocchelli e del suo interprete russo Andrei Mironov, uccisi sabato da colpi di mortaio. Il sindaco autoproclamato della città, Vyacheslav Ponomaryov: “Entro stasera saremo in grado di restituire i corpi, dobbiamo solo capire a chi. Sinora nessuno è venuto a chiederli”.

IL TRIONFO DI POROSHENKO - Il miliardario filo-occidentale Petro Poroshenko è stato ufficialmente dichiarato vincitore delle elezioni presidenziali ucraine al primo turno. Lo ha annunciato il presidente della Commissione elettorale Mykhaïlo Okhendovsky. “Non serve indire un secondo turno, è stato eletto il nuovo presidente dell’Ucraina” ha detto Okhendovsky. Il “re del cioccolato” Poroshenko ha ottenuto più del 54% dei voti.

Il giorno dopo aver conquistato al primo turno la presidenza con un dato attorno al 55%, relegando a un umiliante 13% la sua piu’ diretta sfidante, la pasionaria Yulia Tymoshenko, Poroshenko ha assicurato che “non ci saranno negoziati con i terroristi” perche’ “il loro obiettivo è trasformare l’est del Paese nella Somalia”. Il neo presidente ha riconosciuto che la crisi separatista non si puo’ risolvere senza la partecipazione della Russia, ha ricordato che conosce personalmente Vladimir Putin da tempo e si è detto ottimista sulla possibilità di incontrarlo entro metà giugno.

Il presidente ‘in pectore’ ha infine assicurato che lascerà lavorare l’attuale governo e che intende convocare elezioni politiche anticipate entro la fine dell’anno. Il suo successo è completato dall’elezione dell’alleato ex pugile Vitaliy Klitschko a sindaco di Kiev con il 56% dei voti.
Nel frattempo la Russia ha detto che rispetterà l’esito delle presidenziali (tra l’altro l’Osce ha dato il suo 'placet' definendo le elezioni democratiche e trasparenti) e si e’ detta pronta al dialogo, ma ha avvertito Kiev che commetterebbe un errore “colossale” a riprendere l’offensiva anti-terrorismo nell’est. Anche i separatisti filorussi sono pronti al dialogo ma solo con una mediazione che coinvolga direttamente Mosca.
 

L’Ue ha salutato con favore il successo delle elezioni ucraine sostenendo in una nota che "è un passo importante verso l’obiettivo di abbassare le tensioni e recuperare la sicurezza di tutti gli ucraini". Come ha osservato il ministro degli Esteri, Federica Mogherini, questo risultato "può aprire le porte del dialogo e delineare uno scenario piu’ rassicurante nelle prossime settimane e nei prossimi mesi”. Per ora, però, l’est della repubblica ex sovietica continua a bruciare.

APPOGGIO USA - Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama elogia "i coraggiosi ucraini" per aver partecipato alle elezioni presidenziali "nonostante le provocazioni e la violenza" dei separatisti filorussi nell'est del Paese. La sua dichiarazione è stata diffusa dalla Casa Bianca mentre Obama è in visita alle truppe Usa in Afghanistan. Ha detto di essere ansioso di lavorare con il futuro presidente e con il Parlamento democraticamente eletto, sostenendo gli sforzi del Paese per applicare riforme politiche ed economiche. Nei mesi passati, afferma Obama, gli ucraini hanno dimostrato il desiderio di scegliere i loro leader "senza interferenze" e un futuro "libero da violenza e intimidazione". Gli Usa, ha proseguito, respingono "l'occupazione e la tentata annessione della Crimea" da parte della Russia.

ACCORDO UCRAINA-RUSSIA PER PAGAMENTO GAS  - L’Ucraina e la Russia hanno raggiunto un accordo preliminare per mettere fine alla disputa sui pagamenti dovuti da Kiev per le forniture di gas russo e per prevenire un’interruzione delle forniture da parte di Mosca. Lo ha fatto sapere il commissario europeo per l’Energia, Guenther Oettinger, precisando che ai sensi dell’accordo la compagnia ucraina Naftogaz pagherà giovedì i primi 2 miliardi di dollari a Gazprom.

Le due parti devono ancora consultarsi con i rispettivi governi e con le compagnie del settore del gas e hanno tempo fino a mercoledì sera, ha detto Oettinger dopo aver incontrato a Berlino i ministri dell’Energia della Russia e dell’Ucraina. “Non è ancora fatta” ma siamo ottimisti, ha aggiunto. Dopo il pagamento iniziale da parte dell’Ucraina, ha riferito il commissario, la Russia e l’Ucraina terranno venerdì a Berlino colloqui mediati dall’Ue sul prezzo del gas fornito ad aprile, maggio e in futuro.