Washington, 27 maggio 2014 -- "Siamo in Afghanistan da molto più tempo di quanto gli americani si aspettassero" che saremmo rimasti e "adesso stiamo completando il lavoro che abbiamo avviato". Così il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, annunciando dal Giardino delle rose il nuovo piano, già anticipato oggi pomeriggio, che prevede che 9.800 soldati Usa resteranno in Afghanistan dopo il ritiro delle forze di combattimento alla fine del 2014, ma in ogni caso non oltre il 2016. "Gli Stati Uniti non hanno cercato questa guerra, siamo andati in Afghanistan per necessità dopo che il nostro Paese è stato attaccato da al-Qaeda l'11 settembre del 2001", ha detto Obama, ricordando che da allora Washington ha inferto duri colpi alla leadership di al-Qaeda, uccidendo Osama bin Laden ed evitando che l'Afghanistan diventasse una base contro gli Usa. "È più facile finire le guerre che cominciarle", ha detto ancora.

STOP COMBATTIMENTI - Come era già stato anticipato nel pomeriggio da fonti ufficiali ad Associated Press, il piano di Obama prevede di tagliare le forze Usa in Afghanistan dagli attuali 32mila soldati a 9.800 entro l'inizio del 2015. Le truppe che resteranno saranno dispiegate in diverse zone del Paese e non saranno impegnate in combattimenti, ma si concentreranno su operazioni antiterrorismo e addestramento delle forze di sicurezza afghane. Poi, nel corso del 2015, il numero di soldati verrà dimezzato e la presenza sarà consolidata nella capitale Kabul e nella base aerea di Bagram. I militari Usa saranno poi ritirati entro la fine del 2016, mentre poco più di mille resteranno per gestire un ufficio di sicurezza a Kabul.  Durante i circa 13 anni di guerra in Afghanistan sono morti almeno 2.181 soldati Usa e migliaia sono rimasti feriti.