Parigi, 1 giugno 2014 - Un francese armato di kalashnikov e di una pistola è stato arrestato a Marsiglia per la strage del museo ebraico di Bruxelles. Si chiama Mehdi Nemmouche e sarebbe stato in Siria nel 2013 con dei jihadisti. Dalle indagini è emerso che il sospetto ha rivendicato la propria responsabilità in un video che è stato trovato dopo l’arresto. Nel filmato si vedono le sue armi e i suoi vestiti e si sente una voce che rivendica la responsabilità dell’attacco. Nel bagaglio dell'uomo gli agenti hsnno trovato anche un telo con l’iscrizione “Stato islamico in Iraq e nel Levante”.

Il sospettato, un 29enne di Roubaix, che al momento è in custodia cautelare, è stato arrestato alla stazione ferroviaria marsigliese di Saint-Charles dai servizi doganali, che l’hanno trovato su un pullman proveniente da Amsterdam e Bruxelles. Nel frattempo sono state disposte analisi balistiche sulle armi che il francese aveva con sè al momento dell'arresto, per stabilire se sono realmente le stesse usate per l'attentato.

I testimoni della strage, secondo la stampa belga, avevano riferito di un uomo con una macchina fotografica appesa alla tracolla di una delle sue borse. Un altro indizio è il cappellino con visiera che il sospetto indossava al momento dell'arresto e che sembra simile a quello visibile sul capo dell'assassino nelle immagini della videosorveglianza diffuse dopo la strage (VIDEO).

Per il procuratore di Parigi, Francois Molins, ci sono “indizi gravi e concordanti” sulla colpevolezza di Mehdi Nemmouche nella strage di Bruxelles. In una conferenza stampa, Molins ha confermato che Nemmouche, pregiudicato per diverse rapine, è rimasto in carcere fino al termine del 2012, poi “tre settimane dopo essere uscito di prigione è partito per la Siria, dove è rimasto un anno”. Secondo il procuratore, la “radicalizzazione” di Nemmouche è avvenuta in carcere, dove il sospetto “esortava alla preghiera collettiva i detenuti durante l’ora d’aria”.

HOLLANDE: LI COMBATTEREMO - “Li combatteremo, li combatteremo, li combatteremo”: lo ha detto il presidente francese, Francois Hollande, in una prima reazione all’arresto del presunto autore della strage di Bruxelles, un francese jihadista di 29 anni. “Voglio rendere omaggio ai doganieri - ha detto Hollande - ai poliziotti, per aver consentito questo arresto. Abbiamo la volontà di perseguire questi jihadisti e di evitare che possano nuocere e di evitare un loro ritorno a una guerra che non è la loro e non è la nostra. Li combatteremo, li combatteremo e li combatteremo”.

BELGIO: CHIESTA ESTRADIZIONE - La giustizia belga ha emesso un mandato d’arresto europeo, in vista dell’estradizione, nei confronti del 29enne francese fermato a Marsiglia e sospettato di essere l’autore della strage al Museo ebraico di Bruxelles. E’ quanto ha indicato il portavoce del Tribunale federale belga Eric Van der Sypt, precisando che non si conoscono ancora i tempi dell’esecuzione dell’estradizione.