Bruxelles, 5 giugno 2014 - Secondo giorno di lavori del G7, riunito a Bruxelles. I capi di Stato e di governo di Stati Uniti, Cananda, Giappone, Italia, Francia, Germania e Regno Unito discutono di economia, crescita, sviluppo, clima e soprattutto energia, con un occhio rivolto alle strategia di sicurezza energetica dopo il deterioramento dei rapporto con la Russia.

Al tavolo del G7 - rotondo, apparecchiato con una tovaglia bianca e decorato con una grande corbeille di fiori centrale - il premier Matteo Renzi oggi è seduto alla sinistra del canadese Harper ed alla destra del giapponese Abe. Il presidente Obama è tra Hollande e Cameron, che alla sua destra ha - nell’ordine - Barroso, Van Rompuy e Merkel.

I lavori sono stati preceduti da una serie di incontri bilaterali, tra i quali quelli del presidente del Consiglio, Matteo Renzi, che ha parlato con il premier britannico David Cameron e il cancelliere tedesco Angela Merkel. Con loro ha discusso delle nomine per la presidenza della Commissione europea.

L'INTERVENTO DI RENZI - “Dobbiamo tutti fare di piu’ sui temi della sicurezza energetica”, ha detto il premier nel suo intervento sull’energia al G7. Serve, ha aggiunto il premier, “una maggiore integrazione del mercato energetico a livello europeo, dobbiamo lavorare a soluzioni di lungo periodo e condivise. Dal G7 energia di Roma”, che si è svolto il sei maggio, “parte quella che chiamiamo l’iniziativa di Roma, punto di avvio di un processo, di uno sforzo a lungo termine sui temi della sicurezza energetica”. 

Ingredienti della ricetta proposta da Renzi agli altri capi di stato e di governo riuniti a Bruxelles sono “trasparenza del mercato, competitività, diversificazione delle rotte cosi’ come dei fornitori e delle fonti, riduzione dei gas serra, economia low carbon, efficienza energetica e tecnologie pulite, rafforzamento e coordinamento del mercato internazionale”.

Il premier italiano ha invece sottolineato che nella riunione del G7 si è trattato il “tema per noi rilevante e significativo della crescita e dell’importanza di investire sulla crescita economica”.

Spero che il semestre italiano, su cui è forte l’attenzione da parte dei nostri interlocutori e alleati, possa essere l’occasione per una scommessa complessiva di alto livello e di qualche ambizione in più rispetto al passato: l’Europa deve essere più ambiziosa”. E’ l’auspicio espresso dal presidente del Consiglio, Matteo Renzi, in una conferenza stampa al termine del G7.

L’Italia non “ha un nome o una candidatura nazionale, né si attacca o aggrappa a scelte geografiche: l’importante è che le istituzioni funzionino”. Lo ha detto il premier rispondendo ad una domanda sulle nomine Ue.

“Per quello che ci riguarda lavoriamo per un’Europa” che dalla crescita all’immigrazione affermi un “ruolo unitario” su alcuni temi. “Su questi temi l’Italia vuol lavorare da protagonista, ma ciò non vuol dire che vuol mettere italiani” a rivestire i ruoli di vertice.

“L’obiettivo del governo italiano è sottolineare che una certa politica basata sul rigore e sull’austerity abbia mostrato il proprio limite. E che si sia chiusa quella pagina lì. E mi pare che si sia aperta una pagina nuova” anche nello schieramento conservatore al Parlamento europeo.

“Questo non è il tempo dei diktat e non è il tempo dei veti. Questo è il tempo degli accordi nel più alto senso della parola”, ha aggiunto Renzi.

“Nessuno dei candidati ha ottenuto una maggioranza. Questo lo dico da segretario del partito che ha preso più voti in Europa”. Lo ha detto Matteo Renzi rispondendo a una domanda sulle nomine ai vertici delle istituzioni europee.

“Mi piacerebbe vedere una donna ai vertici delle istituzioni europee e in questo l’Italia, con le donne che compongono il governo, rappresenta un esempio”. “Non credo che ci sia un tema di quote ma un tema di sensibilità”.

“La questione relativa alla Libia è stata oggetto di discussione, l’ho introdotta io e ne abbiamo discusso, ma non in termini di quote in seno alla Nato. Noi pensiamo che la Libia sia un fronte straordinariamente importante: l’attenzione che diamo alla Libia è in gran parte legata ai flussi migratori”. “Serve un ruolo più forte degli inviati e delle Nazioni Unite. Il punto specifico della Nato non è stato toccato, la mia posizione è sempre la stessa: quanto agli obblighi in denaro mi permetto di dire che siamo il terzo Paese, e comunque tra i primissimi contributori delle Nazioni Unite per l’impiego di caschi blu. Noi - ha rimarcato il presidente del Consiglio - i soldi li mettiamo e vorremmo che fossero spesi bene”.

“Il punto centrale è avere oggi una forte presenza in Libia. Noi siamo tra i primissimi contributori dell’Onu e di tutte le organizzazioni internazionali alle quali contribuiamo in misura decisamente superiore di tanti altri. Per quale motivo i caschi blu in Libia non ci possono andare?”. “Noi i soldi li mettiamo, vorrei che fossero spesi anche in Libia”, aggiunge Renzi.

OBAMA - “Le nazioni del G7 sono pronte a imporre nuove sanzioni contro la Russia”, ha detto il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, da Bruxelles, in conferenza stampa, dove ha parlato della situazione in Ucraina con al fianco il primo ministro del Regno Unito, David Cameron.
“L’isolamento della Russia è colpa delle loro scelte, noi continuiamo a restare uniti a sostegno del popolo ucraino” ha detto Obama. “Se le provocazioni continueranno, noi siamo pronti a nuove sanzioni” ha ribadito anche oggi il presidente degli Stati Uniti.

RENZI CON CAMERON E MERKEL - Il percorso che porta al rinnovo dei vertici delle istituzioni europee deve avere un approccio che parta da un programma e da una visione. Lo ha ribadito oggi Matteo Renzi ad Angela Merkel e David Cameron. “Nomine sunt consequentia rerum”, ha ribadito il presidente del consiglio italiano con un pizzico di ironia. La discussione si è concentrata sul futuro dell’Europa, “per aprire il processo delle decisioni da prendere insieme è necessario partire da una idea di Europa, meno burocratica e più vitale, aperta al futuro, alla innovazione e alla crescita”, ha sottolineato Renzi.

BATTUTE SUL MONDIALE - Italia-Germania è finita al al centro dell’incontro bilaterale tra Renzi, e il cancelliere tedesco. Non relazioni politiche, nè partnership economiche. Italia-Germania nel senso calcistico dell’espressione. I due capi di governo, a colloquio per circa tre quarti d’ora, hanno trovato anche il tempo di parlare di calcio, e più nello specifico dei mondiali al via in Brasile la settimana prossima. Sia Renzi che Merkel sono appassionati di calcio, e non hanno perso l’occasione per parlarne.

FOTO STORICA - È arrivato anche a Bruxelles il momento di rito della ‘family photo’ per i leader del G7. Si tratta di uno scatto storico, dal momento che, per la prima volta dopo 17 anni, al tavolo dei grandi è assente la Russia dopo la decisione assunta da Italia, Francia, Gran Bretagna, Germania, Usa, Canada e Giappone lo scorso 24 marzo all’Aja a causa dell’annessione della Crimea da parte di Mosca. I leader si sono disposti vicino alle bandiere, con Angela Merkel - unica donna, oggi in bianco (VIDEO) - al centro dello schieramento tra il presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy e il premier britannico David Cameron. Il premier italiano Matteo Renzi si è invece posizionato all’estrema sinistra dello schieramento, accanto al primo ministro canadese Stephen Harper.