Tokyo 12 giugno 2014 - Il Ministero degli Esteri giapponese ha convocato l'Ambasciatore cinese a Tokyo per protestare contro il volo ravvicinato (meno di cinquanta metri) di due caccia cinesi nei confronti di due apparecchi da ricognizione nipponici sul Mar della Cina orientale. Al momento dell'incidente - avvenuto in una zona in cui le zone di identificazione aerea dei due Paesi si sovrappongono - erano in corso nella zona delle esercitazioni congiunte delle Marine militari russa e cinese.

REGOLE FERREE - La Cina ha peraltro recentemente esteso la sua "zona di identificazione di difesa aerea" sul Mar della Cina orientale; per poter attraversare tale zona di identificazione gli aerei dovranno seguire delle regole precise, sotto minaccia di intervento dell'aviazione militare cinese: fornire un preciso piano di volo, precisare la propria nazionalità e mantenere un contatto radio costante.

GELO NIPPONICO - L'iniziativa di Pechino ha suscitato l'irritazione di tutti i Paesi vicini, in particolare quella del Giappone: la zona di identificazione comprende infatti anche l'arcipelago delle isole Senkaku, di cui Pechino rivendica la sovranità violandone regolarmente lo spazio aereo e navale. La disputa ha provocato - oltre ad incidenti militari senza conseguenze - anche gravi ripercussioni economiche negli scambi commerciali e ha portato a un calo del turismo fra i due Paesi.