Tel Aviv, 14 giugno 2014 - Come volatilizzati. Cresce la tensione in Israele per la scomparsa in Cisgiordania di tre studenti rabbinici in una colonia nei pressi di Gush Etzion. Fonti della difesa - citate dai media - parlano di rapimento ''ben preparato'' da parte di una cellula ''ben addestrata''. Ieri sera il fatto è stato rivendicato da un semi sconosciuto gruppo salafita di Hebron, 'Daulat al-Islam'. Sul tavolo degli investigatori - secondo i media - varie ipotesi: dalla peggiore, il timore di una fine cruenta, alla possibilità che subito dopo il possibile rapimento i tre ragazzi siano stati separati, rendendo così più difficile il ritrovamento, al loro eventuale spostamento fuori Israele, via Negev - la zona desertica nel sud del paese - e, probabilmente, via Giordania. L'ultimo avvistamento dava i tre allievi della ultraortodossa Makor Chaim Yeshivah impegnati a fare l'autostop.

'SIATE FORTI' - Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha tenuto una riunione di emergenza del gabinetto di sicurezza presso il quartier generale delle forze armate (Idf) a Tel Aviv, a cui hanno partecipato anche il ministro della Difesa, Moshe Yaalon, il collega della Pubblica Sicurezza, Yitzhak Aharanovich, il capo dello Shin bet, Yoram Cohen e il capo di Stato maggiore dell'Idf, Banny Gantz. "Israele ritiene l'Anp responsabile dell'incolumità dei rapiti", si legge in un comunicato dell'ufficio del premier. "So che state soffrendo, siate forti, lo Stato d'Israele farà ogni sforzo per i vostri figli", ha fatto sapere Netanyahu alle famiglie.

BLITZ NOTTURNO - Le forze di sicurezza israeliane hanno controllato per tutta la notte molti centri nella zona di Hebron, compresi i villaggi limitrofi di Abu Sneina, Tufah, Bnei Naim, Yata, Halhul, Beit Ayun, Turqumia e Dura. Arrestati 10 uomini e 2 donne. Alcune unità di combattimento israeliane sono anche penetrate nel villaggio beduino di Ragat, nel deserto del Negev, dove nel passato avevano trovato rifugio ricercati. Secondo fonti palestinesi - citate dai media israeliani - sarebbero stati compiuti anche numerosi arresti. L'operazione militare di ricerca va avanti con migliaia di uomini dell'esercito e della polizia israeliana attraverso posti di blocco, perquisizioni e droni. "Non sappiamo se i ragazzisiano ancora vivi o morti" afferma una fonte dell'esercito, che sottolinea l'invio di "significativi" ulteriori rinforzi nella zona di Hebron.

ALLARME USA - Il segretario di Stato Usa, John Kerry, ha parlato con il presidente palestinese Abu Mazen dell'intera vicenda e già ieri a Londra aveva "espresso la sua preoccupazione" per la scomparsa dei ragazzi in un incontro con il ministro della Giustizia israeliano, Tzipi Livni, e in una successiva telefonata con l'Autorità nazionale palestinese. Livni ha esortato Kerry a lavorare con Abu Mazen per aiutare il ritorno a casa dei ragazzi.

L'ANP COLLABORA - Le forze di sicurezza di Abbas - si apprende da fonti palestinesi - stanno cooperando con Israele alle ricerche degli studenti scomparsi. Anche Hamas dalla ben lontana area di Gaza si dichiara
estranea alla vicenda.