Berlino, 16 giugno 2014  - L’ex campione di Formula 1 Michael Schumacher ha lasciato l’ospedale di Grenoble, nel quale si trovava ricoverato dal 29 dicembre scorso ed è stato trasportato al Centro ospedaliero universitario di Vaud (Chuv) che si trova a Losanna. Lo annuncia il suo manager, aggiungendo che lo sportivo non è più in coma. Secondo il quotidiano tedesco Bild, Schumacher può comunicare con l'ambiente, in particolare con la moglie Corinna e i figli. Le sue condizioni, si legge, sono considerate abbastanza stabili, tanto da poter sostenere il trasferimento. Inoltre non avrebbe problemi di vista. Il sette volte campione del mondo di Formula 1, scrive la portavoce Sabine Kehm in una nota, dovrà ora proseguire "la sua lunga fase di riabilitazione".

LA FAMIGLIA RINGRAZIA TUTTI - "La famiglia vuole esplicitamente ringraziare tutti i medici, gli infermieri e i terapisti che lo hanno avuto in cura a Grenoble, oltre a chi gli prestò i primi soccorsi sul luogo dell’incidente", ha invece riferito in una nota, come riporta Sky News, la società che cura gli interessi di Schumi. "Hanno svolto un eccellente lavoro in quei primi mesi". E ancora: "La famiglia desidera inoltre ringraziare tutte le persone che hanno rivolto un incoraggiamento a Michael. Siamo sicuri che lo abbiano aiutato", ha proseguito la nota. "Per il futuro chiediamo comprensione, perché la sua successiva riabilitazione avverà lontano dagli occhi dell’opinione pubblica".

SPECIALISTA: SERVE CAUTELA E TEMPO - La ripresa di Michael Schumacher dimostra che la condizione di coma iniziale in cui versava "non era irreversibile" ed è di "fondamentale importanza che abbia iniziato a mostrare segnali di una ripresa della coscienza". A sottolinearlo è Giulio Maira, direttore dell’Istituto di Neurochirurgia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, rilevando come sia tuttavia ancora troppo presto per poter fare delle previsioni in merito all’evoluzione delle condizioni del campione e sia dunque necessaria cautela. "E’ l’inizio di un risveglio - ha affermato Maira, commentando l’uscita dal coma di Schumacher e le dimissioni dall’ospedale di Grenoble - e speriamo si possa arrivare ad un risveglio ed una ripresa completi, ma questo lo si potrà sapere solo con il tempo. Il primo segno importante e basilare per ogni successivo miglioramento è, però, la ripresa della coscienza che, nel caso di Schumacher - ha concluso il neuropsichiatra - lascia dunque ben sperare".