Mosca, 20 giugno 2014 - Il Cremlino boccia la proposta di pace di Kiev. Il cessate il fuoco "sembra piuttosto un ultimatum" si legge in una nota. Per Mosca manca "l’elemento chiave": la partecipazione dei separatisti ai negoziati di pace. E Mosca ha nuovamente ri-ammassato truppe al confine con l’Ucraina ed è pronta a consegnare ai separatisti ucraini delle regioni orientali carri armati e cannoni per contrastare le forze di Kiev, secondo quanto denuncia il dipartimento di Stato americano.

IL PROGETTO DI KIEV - Oggi il nuovo presidente ucraino Petro Poroshenko aveva ufficializzato un piano di pace in quattordici punti per porre fine alla guerriglia separatista filorussa nell’Est del Paese. Questo piano contiene in particolare un articolo sul "disarmo", "la garanzia di un salvacondotto per i mercenari russi e ucraini per il ritiro" e la "decentralizzazione dello stato e la protezione della lingua russa tutelata da emendamenti costituzionali", si legge sul sito internet della televisione privata Inter TV. Nella notte Poroshenko ha avuto una conversazione telefonica con il presidente russo Vladimir Putin. Il piano prevede che "i governi locali riprendano a funzionare", ma ciò risulterà poco gradito a quei miliziani hanno esautorato sindaci e altre autorità nell’est per soppiantarli con i propri leader della milizia.

LA BATTAGLIA- Le truppe di Kiev hanno ripreso il controllo di due villaggi vicino a Sloviansk: Iampil e Kirovsk. Nell’operazione hanno perso la vita 12 militari e una guardia nazionale. Lo sostiene il portavoce del centro d’informazioni del Consiglio di Sicurezza e Difesa ucraino, Volodimir Cepovoi, citato dalle agenzie. Cepovoi ha confermato la notizia annunciata dal portavoce delle forze armate Vladislav Selezniov, secondo cui nei combattimenti sarebbero morti circa 300 miliziani separatisti.

SCONTRI SLOVIANSK - E’ di almeno sette morti e 30 feriti il bilancio per le truppe ucraine dei combattimenti, ancora in corso, vicino Sloviansk, roccaforte separatista nella regione di Donetsk. Lo fa sapere il portavoce delle forze di Kiev, Vladislav Selezniov, sostenendo che i miliziani uccisi sarebbero addirittura 300: un dato difficilmente verificabile. Uno dei leader separatisti, Igor Strelkov, ha però parlato di “gravi perdite” tra i suoi uomini. Gli scontri si svolgono nella zona di Krasni Liman, vicino ai villaggi di Iampil e Zakotnie.

400MILA UCRAINI SCAPPATI IN RUSSIA - Oltre 400.000 cittadini ucraini sono riparati in Russia da marzo e secondo il Servizio federale di migrazione vengono e verranno legalizzati ai sensi della legge Sullo status di rifugiato nel territorio della Russia e della normativa sullo status giuridico degli stranieri sul territorio della Russia. Oltre 1.000 cittadini ucraini sono stati legalizzati ai sensi della normativa sul riconoscimento dei cittadini di paesi stranieri come rifugiati e circa 6.000 persone sono state legalizzate in base alla legge sullo status temporaneo dei cittadini stranieri. Un numero considerevole di cittadini ucraini sono stati legalizzati per ricevere permessi di soggiorno temporanei in Russia, e alcuni di loro hanno ricevuto permessi di lavoro, fanno sapere da Mosca.