Mosca, 21 giugno 2014  - Gesto distensivo di Vladimir Putin nella crisi ucraina. Il presidente russo ha annunciato di sostenere il cessate il fuoco dichiarato ieri dal presidente ucraino Petro Poroshenko, che resterà in vigore fino al 27 giugno, ma aggiungendo che non sarà praticabile senza “azioni pratiche” per iniziare negoziati.

La dichiarazione di Putin rappresenta un’inversione rispetto alle parole con cui ieri sempre il Cremlino, senza attribuirla a Putin, aveva bocciato l’offerta unilaterale di Kiev: “E’ un ultimatum non un’offerta di pace”. Proposta bocciata ieri anche dagli stessi separatisti filo-russi ucraini delle regioni orientali di Lugansk e Donestk.

Secondo il Cremlino Putin chiede che ora Kiev ed i separatisti inizino a negoziare: “Il piano di pace di Poroshenko non deve essere un ultimatum alle milizie”, ma allo stesso tempo, “l’opportunità che è offerta dalla fine delle ostilità deve essere usata per negoziati costruttivi e un compromesso politico tra le parti in conflitto nell’Ucraina orientale”, si legge nel comunicato.

CREMLINO: PIANO IRREALISTICO SENZA DIALOGO CON RIBELLI  - Il piano di pace del presidente ucraino Petro Poroshenko è “irrealistico” e “non percorribile” senza un dialogo con i ribelli: è quanto ha reso noto oggi il Cremlino.

NYT: PUTIN SCHIERA FORZE SPECIALI AL CONFINE  La Casa Bianca punta il dito contro la Russia: ‘’sta schierando forze militari ai confini con l’Ucraina’’. Lo riporta il New York Times citando un rappresentante dell’amministrazione, secondo il quale le forze speciali russe ai confini stanno fornendo sostegno ai ribelli in Ucraina.

USA IMPONGONO NUOVE SANZIONI - Il dipartimento del Tesoro americano ha inserito nella sua lista nera sette leader separatisti filorussi in Ucraina. Le nuove sanzioni, della cui possibilità il presidente Barack Obama aveva parlato ieri al telefono con la cancelliera tedesca Angela Merkel e con il presidente francese Francois Hollande, prevedono il congelamento dei loro beni negli Stati Uniti e il divieto per le aziende americane di fare affari con loro.