Baghdad, 29 giugno 2014 - I jihadisti dell’Isis (Stato islamico dell’Iraq e del Levante) hanno annunciato la ricostituzione del Califfato, regime politico islamico sparito da circa un secolo, con la caduta, cioè, dell'Impero ottomano nel 1924. L’Isis, che combatte in Iraq e Siria, ha anche designato, tramite un audio postato su Internet, il suo capo Abu Bakr al-Baghdadi "califfo", cioè "capo dei musulmani" nel mondo. Il califfo designa, infatti, dalla morte del profeta Maometto il suo successore “emiro dei credenti” nel mondo musulmano. Questo regime dovrebbe essere imposto sulle regioni conquistate dall’Isis in Siria e in Iraq.

"La shura (consiglio di Stato islamico) ha deciso di annunciare l’istituzione del Califfato islamico e di designare un califfo per lo Stato dei musulmani - ha detto nel messaggio audio Abu Mohammad al-Adnani, portavoce dell’Isis - Lo sceicco jihadista al-Baghdadi ha accettato la designazione con un giuramento di fedeltà ed è così diventato califfo dei musulmani dovunque (nel mondo)".
Adnani ha aggiunto che le parole “Iraq” e “Levante” vengono tolte nella sigla Isis il cui nome ufficiale diventa quindi “Stato islamico”. Il califfato, ha concluso, è “il sogno di tutti i musulmani e l’aspirazione di tutti i jihadisti”.

Intanto, il ministero della difesa iracheno ha annunciato di aver ricevuto oggi i primi cinque aerei da caccia russi Sukhoi per aiutare il Paese nella contro-offensiva agli insorti sunniti e ai loro alleati qaedisti che dal 9 giugno si sono impadroniti di larga parte del centro e del nord dell'Iraq. L'annuncio di Baghdad è giunto mentre le forze governative, sostenute dall'aviazione, hanno lanciato un assalto ieri per riprendersi la città di Tikrit, vecchio feudo di Saddam Hussein.