{{IMG_SX}}Roma, 5 giugno 2008  - Sarà lo svedese Peter Frojdfeldt ad arbitrare Olanda-Italia, primo match degli azzurri agli Europei di Austria e Svizzera in programma lunedì a Berna alle 20.45.


Frojdfeldt sarà assistito dagli assistenti Stefan Wittberg ed Henrik Andren, suoi connazionali, e dal quarto uomo sloveno Damir Skomina.

All'italiano Roberto Rosetti è stata invece affidata la partita inaugurale di Euro 2008, sabato alle 18 a Basilea tra Svizzera e Repubblica Ceca.

Con Rosetti ci saranno gli assistenti Alessandro Griselli e Paolo Calcagno, col francese Stephane Lannoy quarto uomo.

 

PETER FROJDFELDT

 

 Il manager con l'hobby del golf. Il primo arbitro per l'Italia agli Europei e' lo svedese Peter Frojdfeldt, che la Uefa ha designato per dirigere la partita degli azzurri di lunedi' con l'Olanda. Nato il 14 novembre 1963 a Eskilstuna, Frojdfeldt e' dirigente in una azienda di servizi. Lavoro cui si dedica meno da quando, pero', la sua carriera di arbitro ha iniziato a decollare. E' diventato internazionale nel 2001 ed Euro 2008 e' il suo primo grande torneo internazionale.

Quest'anno, pero', ha diretto, tra gli altri, due incontri consegnati agli annali: Inghilterra-Croazia 2-3 nelle qualificazioni a questi Europei, con la clamorosa eliminazione degli inglesi, e la finale di Coppa Uefa tra Zenit San Pietroburgo e Glasgow Rangers. E' il sesto arbitro svedese a fischiare agli Europei e l'Italia non ha ricordi felici: uno in particolare, la finale di Belgio-Olanda 2000 persa con la Francia. Il direttore di gara era Frisk.


Peter Frojdfeldt dirige per la seconda volta in carriera la nazionale maggiore azzurra. Il precedente e' riferito alla gara amichevole che gli azzurri disputarono a Reykjavik il 18 agosto 2004: l'Italia venne sconfitta clamorosamente per 0-2 dall' Islanda nel giorno del debutto assoluto sulla panchina azzurra del Commissario Tecnico Marcello Lippi.

L'Italia, nella propria storia, e' stata diretta per 18 volte da arbitri svedesi e finora ha uno score di 10 successi, 5 pareggi e 3 sconfitte. L'ultima gara arbitrata da un fischietto svedese (Martin Hansson) risale al 2 settembre 2006 quando, in un match valido per le qualificazioni ad Euro 2008 disputato a Napoli, gli azzurri vennero bloccati sull'1-1 dalla Lituania.

Settima direzione di un arbitro svedese per l'Italia in incontri validi per grandi manifestazioni internazionali: il bilancio azzurro dei 6 precedenti vede 4 vittorie, 1 pareggio e 1 sconfitta. Le 4 affermazioni sono state ottenute contro: Austria (1-0) e Cecoslovacchia (2-1 d.t.s. nella finalissima che assegno' agli azzurri il loro primo titolo iridato) ai Mondiali di Italia '34, Giappone (8-0) alle Olimpiadi di Berlino '36 e Spagna (1-0) agli Europei di Germania '88. Il pareggio risale alla gara inaugurale del Mondiale di Messico '86 quando l'Italia venne bloccata sull'1-1 dalla Bulgaria. La sconfitta e' stata incassata nella finalissima degli Europei di Belgio/Olanda 2000 quando gli azzurri vennero superati per 1-2 al golden-gol dalla Francia; la diresse Anders Frisk.

Peter Frojdfeldt dirige per la quarta volta in carriera l'Olanda che finora e' imbattuta: 1 successo e 2 pareggi il bilancio arancione. Le gare olandesi dirette dal fischietto svedese sono, in ordine cronologico: Macedonia-Olanda 2-2 (9 ottobre 2004) nelle qualificazioni Mondiali di Germania 2006; Inghilterra-Olanda 0-0 (9 febbraio 2005) in amichevole; Olanda-Messico 2-1 (1 giugno 2006) in amichevole.


Uno svedese che dirige all'inglese. Peter Frojdfeldt e' un arbitro che sa gestire la gara, sempre deciso nel fischiare un rigore, preferisce pero' non interrompere il gioco.
E' nato il 14-11-1963. Internazionale dal 01-01-2001.

Residenza Ekilstuna. Lingue: Svedese, Inglese; Lavoro: Dirigente servizi; Hobby: Famiglia, Golf - Caratteristiche arbitrali Tatticamente non inappuntabile, sempre controllato nella gestualita'. Mai sopra le righe nel relazionarsi ai calciatori.

Il suo fischio e' netto, sicuro. Gestisce il match all'inglese cercando di lasciar correre il gioco senza soffermarsi sui falli da contatto veniali. Non ammette il comportamento antisportivo: odia le azioni d'intralcio premeditate. Concede costantemente il vantaggio ma il suo criterio valutativo e' piu' severo quando l'agonismo dei calciatori tocca vertici pericolosi. In tal caso riesce a mettere in atto un colloquio capace di mutare l'approccio agonistico eccessivo. Sa prendere decisioni tecniche radicali (calcio di rigore) che possono incidere sul risultato della partita.

- Partite importanti Quarto di finale 2006 di Champions League del 2006 Arsenal-Juventus (espulsione di 2 giocatori juventini, valutazione insolita per lui).