{{IMG_SX}}Zurigo, 13 giugno 2008 - Non siamo fuori per Buffon. Non siamo dentro per l'arbitro. Un rigore parato e un gol regolare annullato: nuvole su un cielo che per due anni ci hanno raccontato azzurro, e che l'Italia non guarda piu'. Occhi in basso, sull'orlo di un precipizio, appesi ad un destino in mano altrui.

 

Finisce 1-1 con la Romania, azzerando i cliche': noi non li mandiamo fuori dall'Italia, loro non ci hanno cacciato dall'Europa. Pero' il foglio di via e' pronto, manca solo una firma. L'Italia non ha vinto, questo e' il punto. L'unico preso a Olanda e Romania. Rimasto nel fischietto del norvegese Oevreboe, che annulla un gol di Toni in posizione regolare sul finire del primo tempo, e regala ai romeni un rigore dubbio che Buffon para a Mutu.

 

Due vuoti che non cambiano in positivo o in negativo l'1-1 in un minuto: vantaggio di Mutu, con un assist allucinante di Zambrotta, e pareggio di Panucci. Non basta la rivoluzione a Donadoni per togliersi di dosso il massacro olandese. Ci sono 5 facce nuove a garantire l'elasticita' tattica del ct dalle critiche. Tanta Roma soprattutto, con De Rossi davanti a Chiellini e Panucci centrali di difesa, ma con Pirlo e Perrotta in posizione sfocata sui lati. Camoranesi sarebbe il rifinitore dietro a Toni e capitan Del Piero, ma istintivamente va a cercarsi pallone e corsa a destra, spompandosi alla lunga. Lo schema e' uno e uno solo: il cross. Dalla trequarti, dal centro, dal fondo, di destro e sinistro, sempre cross. 26 solo nel primo tempo. Una produzione continua di pericolo incombente in faccia a Lobont. E nemmeno un gol. Anzi uno regolare di Toni ce lo annulla al 48' la miope terna norvegese. Ma e' un simil-assedio. Perche' i romeni aggiungono al catenaccio di prassi una fastidiosa propensione all'allungo e, ancor di piu' al tiro da fuori.

 

Meno male che c'e' Buffon, altrimenti Tamas su punizione e poi Rat da oltre 30 metri avrebbero spento la luce nella prima mezzora. E' ancora Buffon che salva al quarto d'ora quando Mutu se ne va sfruttando un brutto disimpegno: fermo fino all'ultimo, l'attaccante della Fiorentina gli tira addosso. Pillole di Romania in un mare azzurro di traversoni e testate. Una fratricida, tra l'altro, mette fuori gioco Radoi.

 

Ma la cronaca e' un lungo incessante elenco di esultanze smozzicate. Dal 9', quando Camoranesi sull'asse juventino trova Del Piero in profondita', ma non basta la bellezza dello stop a superare la difesa, tantomeno il tentativo successivo di testa di poco fuori.Camoranesi e' una catapulta sotto la fortezza romena, palloni e palloni in mezzo: Toni il piu' delle volte sfiora soltanto, altre volte deve fare i conti con la porta mobile. Lui mira e quella sembra spostarsi. Una vera sindrome da deviazione sfortunata, che si rivolge contro gli azzurri al 20': punizione di Mutu, schiena di Panucci, auto-palo clamoroso. Terrore metabolizzato, e ricomincia la giostra del gol mangiato. Con tre giri veloci sulle montagne russe: cross di Zambrotta, Toni fa la sponda, Perrotta da due metri viene stoppato da Codrea due volte. Ne seguono tre angoli di fila: Chiellini e Toni a sparare, Lobont muro di gomma da un metro.

 

Il gol ingoiato dall'arbitro chiude il primo tempo, e lo riapre nel secondo: un chiodo fisso piantato nella testa di Toni. Che ricomincia dalla solita fatica: sponda e ariete. Mutu saggia ancora la prontezza di Buffon dal limite. Da li' no, non si passa. E allora il suicidio: lancio lunghissimo dalla difesa, Zambrotta appoggia alla ceca a Buffon, Mutu gli gira alle spalle e fa l'1-0 incubo. La sveglia pero' suona subito: ennesimo calcio d'angolo torre di Chiellini, gol da un metro di Panucci. Quando il miglior attacco e' la difesa. Uno a uno. Si ricomincia da Cassano, al posto di Perrotta. Piturca mette dentro l'unico rom della rosa: Nicolita. Grosso salva il pareggio su Petre, per salvaguardare la sopravvivenza della speranza. Il nuovo tridente va in linea: Cassano per Del Piero, per Toni che non ci arriva.

 

La verita' e' che la Romania in porta ci ha messo un Buffon con la maglia di Lobont: alla mezzora palla in mezzo, Toni fa la sponda di petto, De Rossi in tuffo da due metri, miracolo del portiere. Che poi si salva ancora due minuti dopo. A 10' dalla fine Panucci abbraccia Nicolae, l'arbitro ci vede un rigore quanto meno dubbio. Mutu tira, Buffon para. Gloria ce ne sarebbe a tonnellate se l'Italia segnasse un gol. Ma non arriva, nonostante l'assedio. Finisce 1-1. L'Italia ha un piede e mezzo fuori dall'Europa. Il cielo in Svizzera e' azzurro, ma chi l'ha visto... 

 

TABELLINO

1-1

ITALIA (4-3-1-2): Buffon 7,5; Zambrotta 4,5, Panucci 6,5, Chiellini 6,5, Grosso 6,5; Pirlo 5, De Rossi 6,5, Perrotta 5,5 (12' st Cassano 6); Camoranesi 6,5 (40' st Ambrosini sv); Del Piero 6 (32' st Quagliarella sv), Toni 6,5. A disp. Amelia, De Sanctis, Barzagli, Materazzi, Gamberini, Gattuso, Aquilani, Di Natale, Borriello. Ct Donadoni 6,5

ROMANIA (4-1-3-2): Lobont 7,5; Contra 6, Tamas 6, Goian 5,5, Rat 7; Radoi sv (25' pt Dica 5,5); Petre 6 (14' st Nicolita 6), Codrea 6, Chivu 6,5; Mutu 6 (44' st Cocis sv), D. Niculae 5,5. A disp. Popa, Stancioiu, Sapunaru, Ghionea, Moti, Radu, Cristea, M. Niculae. Ct Piturca 6,5

Arbitro: Oevreboe (Norvegia) 4,5

Marcatori: 10' st Mutu (R), 11' st Panucci (I)

Note: al 35' st Mutu (R) si e' fatto parare un rigore da Buffon. Ammoniti Mutu, Chivu, Pirlo, Goian, Panucci, De Rossi. Recupero 3' pt, 3' st. Spettatori 30.000 circa.