{{IMG_SX}}Vienna, 22 giugno 2008 - Stavolta e' proprio finita. L'Italia torna a casa, a sfidare la Russia in semifinale ci va la Spagna. L'Europeo degli azzurri svapora a Vienna, in una serata calda. Ci buttano fuori i rigori, che pure ci avevano messo sul tetto del mondo due anni fa a Berlino. Sbagliano De Rossi e Di Natale, para Casillas e sulle sue mani un ciclo si chiude.

 

Difficile pensare che Donadoni restera', Lippi e' gia' pronto per il gran ritorno. Di sicuro e' necessario un ricambio generazionale, considerando l'eta' media della squadra portata in Austria e Svizzera. Resta il rimpianto per com'e' finita, visto che per 120 e passa minuti abbiamo tenuto le Furie rosse sullo 0-0. Poi San Cuartos ha fatto il miracolo, ribaltando la storia e polverizzando i fantasmi. Quelli che aveva visto la Spagna battuta ai rigori, sempre ai quarti e sempre il 22 giugno, per tre volte, ai Mondiali del 1986 e del 2002 e agli Europei del 1996. La colpa dell'Italia, se si puo' dire cosi', e' stata forse accettare di portarla fino ai rigori questa partita, senza provare davvero a vincerla prima.

 

Una partita di paura, subito.Italia con Aquilani, gli indizi erano giusti. Tocca a lui fare il Pirlo, ma i risultati non sono gli stessi. La Spagna e' quella solita, Aragones le sue scelte le ha fatte da tempo. Ci temono pero', e si vede. Non caricano le furie, fanno possesso palla ma si fermano sempre sulla trequarti. L'Italia lascia fare, sperando di stanare la Spagna per colpire di rimessa. Il risultato e' un primo quarto d'ora bloccato, soffocato dal tatticismo e dalla prudenza.

 

Prima occasione al 19', con Perrotta, ma il suo colpo di testa e' debole e centrale, Casillas blocca facile. La risposta spagnola al 25', da fermo: punizione di Villa, palla bassa, Buffon c'e'. Sembra una partita a scacchi, con i pezzi tutti addossati al centro, e allora Aragones prova ad aprire il gioco scambiando gli esterni: Iniesta va a destra, Silva a sinistra. Buona mossa. Proprio Silva ci prova infatti al 32', sinistro dal limite destinato fuori che Buffon va a parare lo stesso.

 

Sono buffetti innocui, schiaffi non se ne vedono. Il primo prova a farlo partire Cassano al 36': fuga sulla sinistra e cross a centro area per Toni, il colpo di testa sembra buono ma sulla traiettoria c'e' Marchena che ribatte. Due minuti, poi dall'altra parte Silva si accentra e carica il sinistro, palla che sfila di pochissimo oltre il palo lontano. E' il piu' pericolso dei suoi Silva, e su di lui fa fallo Grosso al 42'. Pestone sul piede, ma fuori area per qualche centimetro. La Spagna vorrebbe il rigore, Fandel non da' nemmeno la punizione. Altri 4 minuti, poi basta. Zero a zero al riposo.

 

Ripresa. Stesse squadre, almeno all'inizio, e partita che resta annodata dalla paura. Mancano idee in mezzo, soprattutto al centrocampo azzurro. Cosi' dopo 13 minuti il primo a cambiare e' Donadoni: fuori Perrotta e dentro Camoranesi. Aragones risponde con Cazorla e Fabregas per Iniesta e Xavi. Sembra guadagnarci piu' l'Italia, visto che proprio lo juventino va vicinissimo al gol al 16'. Succede che su una mischia in area Toni riesce a tenere viva la palla, che s'impenna per ricadere proprio dove c'e' Camoranesi. Destro ravvicinato e miracolo di Casillas. Un flash improvviso, che resta a lungo isolato.

 

L'ultimo quarto d'ora Donadoni se lo gioca con Di Natale per Cassano, ma le cose migliori le fa pero' lo Spagna. Con Senna, che ci prova due volte in 60 secondi: sulla prima, una punizione dai 25 metri, Buffon ci mette i pugni, sulla seconda, un destraccio da lontano, il numero uno azzurro va per bloccare ma si perde la palla, che schizza verso la porta e sbatte sul palo. Al 38' riecco l'Italia, ma sul cross di Di Natale Toni tocca quando non dovrebbe, togliendo la palla a Grosso solissimo sul secondo palo. Insomma, lo 0-0 resta li'. E ci resta fino al 93', affidando partita e qualificazione ai supplementari.

 

Quando si ricomincia e' subito Spagna, col sinistro dai 16 metri di Silva a lato di un soffio. Risponde Di Natale, ma sul suo colpo di testa al 5' Casillas e' ancora prontissimo e alza oltre la traversa. Al 7' altro colpo di testa, stavolta di Toni, alto. Squadre piu' lunghe ora, con la stanchezza che si fa sentire. E 0-0 che resiste anche perche' al 110' Buffon chiude bene su Villa lanciato in area azzurra da Silva mentre all'ultimo assalto Cazorla allarga troppo il diagonale mettendo a lato l'ultima palla buona per evitare i rigori. E invece li' finisce. A Vienna come a Berlino. Per la Spagna sbaglia solo Guiza, per l'Italia prima De Rossi e poi Di Natale. Passano loro, noi torniamo a casa. Due anni dopo il finale e' molto diverso.

 

Spagna (4-4-2): Casillas 7,5; Sergio Ramos 6, Puyol 6,5, Marchena 6, Capdevila 6; Iniesta 6 (14' st Cazorla 6), Senna 7, Xavi 5,5 (15' st Fabregas 6), Silva 7; Torres 5,5 (40' st Guiza 5,5), Villa 5,5. A disp. Reina, Palop, Arbeloa, Albiol, Juanito, Navarro, Xabi Alonso, de la Red, Sergio Garcia. Ct Aragones 6

 

Italia (4-3-1-2): Buffon 6; Zambrotta 6, Panucci 6, Chiellini 7, Grosso 6; Aquilani 5 (3' sts Del Piero sv), De Rossi 6, Ambrosini 6; Perrotta 5 (13' st Camoranesi 6); Cassano 6,5 (29' st Di Natale 6), Toni 5,5. A disp. Amelia, De Sanctis, Materazzi, Gamberini, Quagliarella, Borriello. Ct Donadoni 6

 

Arbitro: Fandel (Germania) 5,5

 

Note: Sequenza rigori: Villa (S) gol; Grosso (I) gol; Cazorla (S) gol; De Rossi (I) parato; Senna (S) gol; Camoranesi (I) gol; Guiza (S) parato; Di Natale (I) parato; Fabregas (S) gol.

 

Ammoniti: Iniesta, Ambrosini, Villa, Cazorla. Recupero 1' pt, 3' st, 0' pts, 0' sts. Spettatori 50.000 circa.

 

LE PAGELLE

 

BUFFON 6 - C'e' sulle punizioni di Villa e Senna. E anche su un tiro di Silva e su una incursione dello stesso Villa. Lo salva invece il palo quando ancora Senna ci prova da lontano e lui ha una incertezza. Anche fortunato. Ai rigori non basta.

ZAMBROTTA 6 - In fase difensiva ogni tanto rischia di affondare, perche' prima Silva e poi Iniesta qualche grattacapo glielo creano. Quando affonda lui, pero', arrivano cross invitanti.

PANUCCI 6 - Diventato l'uomo guida della difesa ha saggezza e in questo caso anche conoscenza del "nemico". Ma non e' sempre impeccabile.

CHIELLINI 7 - Con due come Torres e Villa poteva andare in difficolta'. Poteva... Perche' invece se la cava egregiamente. La "furia" e' lui. Insuperabile.

GROSSO 6 - Inizio tutto sprint e gioia. Poi, quando davanti Aragones gli mette Silva, allora cominciano anche i dolori...

AQUILANI 5 - I suoi piedi buoni e il suo fosforo al posto di quelli dello squalificato Pirlo. Diciamo che per stavolta non c'e' partita... (dal 3' sts DEL PIERO sv).

DE ROSSI 6 - Alza come al solito il muro davanti alla difesa, adoperando in caso di necessita' anche le cattive. Ma fatica poi, se recupera palla, a fare uscire l'Italia dal fortino.

AMBROSINI 6 - Combattivo come Gattuso. Si mette li' a "fare a sportellate" con gli acclamati centrocampisti spagnoli. E non perde il duello.

PERROTTA 5 - Suo il primo avvicinamento azzurro alla porta della Spagna (un colpo di testa debole), per il resto pero' e' non pervenuto (dal 13' st CAMORANESI 6 - Dopo tre minuti ha l'occasione per aprire la partita, Casillas gli strozza l'urlo in gola).

TONI 5,5 - Tanta voglia di lottare ma veramente pochi palloni davvero giocabili. Quando Cassano gliene mette uno sulla testa e' pure sfortunato e trova la spalla di Marchena.

CASSANO 6,5 - Disciplinato tatticamente e pronto allo spunto appena puo'. Forse dovrebbe rischiare di piu', anche se partendo da lontano e spalle alla porta non e' facile... Esce stremato (dal 29' st DI NATALE 6 - Ripescato da Donadoni, rida' all'attacco un po' di quella freschezza che si era persa. Peccato per l'errore dal dischetto...).