{{IMG_SX}}Roma, 9 dicembre 2008 - "Non lascerò la McLaren, mai su una Ferrari. Io e la mia squadra abbiamo reagito a tutte le situazioni negative: se ho vinto, se abbiamo vinto, significa che sono stato, che siamo stati, i migliori".

 

Parole chiare di Lewis Hamilton, campione del mondo in Formula 1, in un’intervista pubblicata oggi sul Corriere della Sera. Il pilota britannico torna a commentare il finale della scorsa stagione: "L’aspetto che mi emoziona di più del nuovo ruolo? L’orgoglio di esserci riuscito, la possibilità di avere, finalmente, il numero 1 sulla vettura. Mi renderò conto di essere diventato campione del mondo alla prima gara della prossima stagione - spiega Hamilton - è stato così anche quando ho debuttato con la McLaren, ho capito che mi stava accadendo qualcosa di importante. Massa è bravissimo e so cosa prova, nel 2007 sono stato nei suoi panni. Ho un assoluto rispetto per Dennis, per lui e per tutto ciò che ha fatto per me. Mi ha seguito come un figlio".

 

"Crisi della Formula 1 con il ritiro della Honda? Non è un campanello d’allarme ma un segnale lo è di sicuro - riflette Hamilton - lo sapevamo già da un pò che nel mondo dei motori ci sono dei problemi da risolvere, mi dispiace per il team e per Button, mi auguro che si trovi una via d’uscita. Button secondo me avrà di sicuro un altro ingaggio, se la scuderia non dovesse essere rilevata. Confermo che non guiderò mai una Ferrari e che resterò per sempre alla McLaren? Alla McLaren sono nato e cresciuto, è casa mia. Sì, lo confermo, non cambierò mai team".