{{IMG_SX}}Roma, 21 gennaio 2008- Il presidente venezuelano Hugo Chavez rivela di essere un consumatore abituale di cocaina. Nel corso di un discorso lungo quattro ore dinnanzi all'Assemblea nazionale, del quale la stampa internazionale ha messo in risalto inizialmente solo le sue convinzioni in merito alla guerriglia colombiana, Chavez ha affermato: "Mastico coca ogni giorno, al mattino (...) e guardate come sto" e mostra i bicipiti agli interlocutori.


Chavez, che non beve alcool, ha aggiunto che Fidel Castro "mi manda il gelato Coppelia e molte altre cose mi arrivano regolarmente dall'Havana", e il presidente Boliviano Evo Morales "mi omaggia di pasta di coca, ve la consiglio".

Gli indigeni boliviani e peruviani masticano foglie di coca regolarmente, come stimolante e per non sentire la fame, e questo è consentito dalla legge. Al contrario - spiega il Miami Herald che riporta la notizia - la pasta di coca è un prodotto semiraffinato e che determina assuefazione, che viene fumata come il basuco (è il residuo dell'estrazione della cocaina base, di pessima qualità e altamente nocivo)

"E' un altro segnale che Chavez ha perso completamente il senso del limite", ha commentato Anibal Romero, docente di scienze politiche all'università di Caracas. "Dimostra che Chavez è fuori controllo".
Molti analisti venezuelani e colombiani ritengono che queste parole del presidente siano un pericoloso riconoscimento di una sostanza vietata nel mondo e persino un atto illegale da parte di un capo di stato. "Nel momento in cui afferma di consumare pasta di coca, ammette di consumare una sostanza che è illegale, tanto in Bolivia che in Venezuela", afferma Hernan Maldonado, un osservatore politico boliviano residente a Miami. "Di più, si tratta di una vera e propria accusa a Morales di essere un narcotrafficante", per avergli invitato la pasta di coca.